Guerini a Forza Italia: “Sarebbe un errore storico interrompere le riforme”

Pubblicato il 7 Febbraio 2015 alle 11:03 Autore: Antonio Atte
lorenzo guerini unioni civili

Lorenzo Guerini, vicesegretario del Pd, chiede a Forza Italia di tornare sui propri passi e di continuare a sostenere insieme al Pd l’iter delle riforme. “Se Forza Italia facesse marcia indietro sulla riforma costituzionale – afferma Guerini, intervistato dal quotidiano torinese La Stampa – sarebbe un segnale negativo sul quadro complessivo degli accordi”. “Ma che vantaggio avrebbero a mettere a rischio l’impianto dell’Italicum così faticosamente costruito insieme? Quando si voterà alla Camera – prosegue Guerini – ognuno farà le sue valutazioni con intelligenza e senza emotività”. La gestione della partita del Quirinale ha incrinato i rapporti tra i democratici e il partito di Berluconi, lasciando dietro di sé strascichi negativi e qualche interrogativo sul futuro dell’esecutivo e della legislatura.

guerini

Guerini: “Non stiamo ricattando Forza Italia”

La norma sulle frequenze tv – che aumenta di 50 milioni il costo delle frequenze del digitale terrestre per Mediaset (e Rai) – è stato interpretato da Forza Italia come un palese attacco all’azienda di Berlusconi, un avvertimento “stile Scarface” (come lo ha definito Augusto Minzolini) al patròn del Biscione. Guerini però ci tiene a smentire l’esistenza di ricatti. “Una cosa sono le riforme, altra sono alcuni provvedimenti di merito su cui non ci deve essere alcun condizionamento. I piani sono del tutto distinti”. Un’eventuale, definitiva rottura del Patto del Nazareno, per il vicesegretario del Pd non sarebbe la fine del mondo: “Anche senza Forza Italia i voti per fare le riforme li abbiamo. Ma se loro si tirassero indietro – afferma Guerini – commetterebbero un errore storico. Anzi due. Primo: interrompere il cammino di riforme che da sempre auspicano, che hanno condiviso fin qui e che potrebbero intestarsi anche loro per gli anni a venire. Secondo: bloccare il superamento delle barriere del ventennio passato che hanno impedito il riconoscimento reciproco tra due schieramenti che hanno perso tempo e delegittimarsi a vicenda”.

L'autore: Antonio Atte

Classe '90, stabiese, vive a Roma. Laureato al DAMS con 110 e lode, si sta specializzando in Informazione, editoria e giornalismo presso l'Università degli studi Roma Tre. E' appassionato di politica, cinema, letteratura e teatro. Mail: antonio.atte@termometropolitico.it. Su Twitter è @Antonio_Atte
Tutti gli articoli di Antonio Atte →