Milleproroghe, si apre spiraglio per le partite Iva

Pubblicato il 12 Febbraio 2015 alle 19:11 Autore: Alessandro Genovesi
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Timidissima speranza per il popolo delle partite Iva. Dopo la stangata contenuta in finanziaria (tasse triplicate dal 5% al 15%), col decreto Milleproroghe potrebbe arrivare una boccata d’aria per i tanti giovani che sarebbero stati mazziati dalla misura in questione.  Come riporta il Sole 24 Ore, la proposta di modifica dovrebbe prevedere la proroga per un anno del precedente regime fiscale agevolativo o la possibilità di scelta tra il vecchio sistema e quello introdotto con la Legge di stabilità 2015.

Oltre all’innalzamento del prelievo fino al 15%, le novità introdotte erano penalizzanti anche per via dell’abbassamento delle soglie di ricavi o compensi per l’accesso. L’asticella è stata posta, infatti, a 15mila euro, vale a dire esattamente la metà rispetto al vecchio regime dei minimi quando il limite era uguale per tutte le categorie a 30mila euro.

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Altre misure: Rai ed Equitalia

Oltre al regime per le partite Iva, nel Milleproroghe dovrebbero essere inserite anche altre misure. A cominciare da nuove disposizioni sui telegiornali della Rai. La Commissione di Vigilanza ha infatti dato il via libera alla risoluzione sull’offerta informativa Rai. Gli emendamenti all’ultima bozza presentata dal relatore Pino Pisicchio sono stati ritirati. Ora il dg Luigi Gubitosi, con le integrazioni chieste dalla bicamerale, potrà andare avanti con il piano sui tg.

Importante la proroga relativa ai pagamenti per Equitalia. Le imprese interessate da un piano di rateazione che hanno perso il beneficio per un ritardo dei pagamenti “per ragioni legati alla crisi” potranno chiedere di accedere a un nuovo piano di rateazione con Equitalia di durata “fino a un massimi di 72 rate mensili”. Si prevede la proproga della possibilità di richiedere la concessione di un nuovo piano di rateazione, “dal 31 luglio 2014 al 31 luglio 2015”.

Proprio Equitalia ha attirato gli strali del Movimento 5 Stelle. Beppe Grillo è tornato a chiederne la soppressione: “Non ci fermeremo. Se dovesse essere necessario, mureremo l’ingresso delle sedi per non permettere alle cartelle pazze di uscire dagli uffici. Sappiate – informa il leader M5S – che da qualche giorno Equitalia ha anche il profilo Twitter che, tengono a precisare, ha solo uno scopo informativo e non di assistenza diretta. Però, se volete, ricordategli che l’hashtag #AbolirEquitalia è anche una vostra priorità. Questo è il primo post dedicato a Equitalia, l’ultimo sarà quando chiuderà. Nei commenti inserite la storia delle vostra esperienza con Equitalia, per chi ha avuto la sfortuna di averla”.

L'autore: Alessandro Genovesi

Classe 1987, laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Udine, è da sempre appassionato di politica e di giornalismo. Oltre ad essere redattore di Termometro Politico, collabora con il quotidiano Il Gazzettino Su twitter è @AlexGen87
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