“Il recupero di Schumi è lento e costosissimo, nessun miracolo finora”

Pubblicato il 17 Febbraio 2015 alle 14:21 Autore: Stefano Merlino
Michael-Schumacher-risveglio

Il recupero di Michael Schumacher sarà più lungo ed incerto del previsto. A dirlo, è un medico che assiste quotidianamente il campione tedesco nella sua villa sul lago di Ginevra. Dopo quel drammatico incidente avvenuto sulle nevi francesi a fine dicembre del 2013, il mondo segue con grande ansia tutto quello che avviene in Svizzera, dove Schumi è circondato dall’affetto della moglie Corinna, dei suoi due figli e di tanti amici.

“Schumi pesa 45 chili e la sua famiglia sta sopportando altissime spese mediche”.

Dalle pagine del Daily Express, uno dei tanti medici che ogni giorno si occupa del recupero di Schumi, racconta di “una situazione diventata quasi ingestibile, anche a causa dei costi altissimi sostenuti dalla famiglia”. Il medico, che ha preferito l’anonimato, ha rotto il silenzio imposto dalla moglie: “Schumi pesa circa 45 chili, da quel tragico giorno stiamo facendo di tutto per garantirgli una vita quantomeno dignitosa ma è tutto così incerto e lungo, ci vorranno ancora degli anni”.

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“Il suo recupero è lento, e non c’è nessun miracolo all’orizzonte”.

A preoccupare l’intera equipe medica sono, sempre secondo il medico, “i tempi davvero lunghi, contrassegnati dall’incertezza e dai poco incoraggianti progressi e finora non si è visto alcun miracolo”. Schumi infatti, “riconoscerebbe soltanto alcune voci, ovvero quella di sua moglie, dei suoi figli e di poche altre persone e” aggiunge, “ancora è incapace di parlare e camminare”. Da quando l’ex pilota è stato tornato nella sua residenza svizzera su volere della moglie, “la famiglia Schumacher ha preferito che il recupero di Michael si svolgesse in silenzio, senza eccessivi contatti con il mondo esterno ed evitando di relazionarsi con la stampa mondiale, che già in precedenza ha pubblicato troppe notizie false”. Per rivedere Schumi bisognerà aspettare “almeno tre anni perché” precisa, “si è trattato di un bruttissimo incidente ed è soltanto grazie ai circa 13 milioni di Euro finora spesi dalla famiglia che il pilota è ancora vivo”.

L'autore: Stefano Merlino

Sono nato nel 1987 e da sempre mi piace scrivere. stefano.merlino@termometropolitico.it (Twitter: @stefano_mago)
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