Elezioni Regionali, Toti: Forza Italia ed NCD insieme

Pubblicato il 18 Febbraio 2015 alle 11:15 Autore: Gabriele Maestri
lista toti, forza italia

Forza Italia è ancora alle prese con il rebus alleanze in vista delle elezioni regionali. Sul tema interviene Giovanni Toti che parla di accordo praticamente fatto tra Forza Italia ed il Nuovo Centrodestra.

L’europarlamentare azzurro e consigliere politico forzista in un’intervista al Messaggero, dopo un incontro con la delegazione del partito di Alfano, afferma: “lavoriamo perché il centrodestra si presenti unito e vincente ovunque”.

Con o senza la Lega, di cui “non comprendiamo i diktat”. Sull’accordo “per ora c’è una bozza che nelle prossime settimane dovrebbe essere suggellata dalla firma di Berlusconi e degli altri alleati”.

Con Caldoro in Campania

La risposta di Area popolare è stata positiva, abbiamo concordato sulla riconferma di Stefano Caldoro in Campania.

elezioni regionali berlusconi

Con Zaia in Veneto

E in Veneto, nel caso in cui la Lega dovesse continuare per la sua strada, presenteremo noi un nostro candidato. Ma io spero ancora che ci ritroveremo tutti ad appoggiare Luca Zaia: “Al momento è Salvini che esclude la possibilità di un accordo. Capisco che ci troviamo in una transizione complicata ma se non troviamo una sintesi in queste elezioni regionali, difficilmente il centrodestra sarà pronto a proporsi come alternativa di governo alle prossime politiche”.

Il candidato del centrodestra e presidente uscente della Regione Campania aveva parlato nelle settimane precedenti della necessità di correre uniti subordinando proprio all’unità del centrodestra la sua disponibilità a correre per la riconferma.

Forza Italia: in Puglia guerra Berlusconi-Fitto

Mentre in Puglia è in corso un braccio di ferro tra Berlusconi e Raffaele Fitto. Il presidente Silvio Berlusconi ha nominato Luigi Vitali commissario di Forza Italia in Puglia. La nomina verrà ratificata nel corso della prossima riunione del comitato di presidenza di Forza Italia. Il partito rivolge a Vitali “l’augurio di un buon lavoro”.

Risposta polemica di Raffaele Fitto: “Altri giri, altre nomine. Ieri un’ennesima nomina calata dall’alto, con un tema come quello del Sud che viene declassato a uno delle decine e decine di incarichi di partito purtroppo senza significato. Poi, stamattina, un’altra nomina in Puglia. Qui, ovviamente, non si spaventa nessuno. Il giorno in cui si è commesso l’errore più clamoroso, io mi sono recato fisicamente a palazzo Grazioli per fermare lo scempio della riforma della legge elettorale. La risposta è stato il commissariamento della Puglia: è una cosa che non si può sentire”. La nomina di Vitali da parte di Berlusconi sembra proprio avere l’obiettivo di ridimensionare il ruolo di Fitto e dei ‘fittiani’ nel partito in vista delle regionali che ora temono addirittura di non trovare posto nelle liste degli azzurri.

Brunetta: Fitto? Richiesta rinnovamento non mi turba

“Il dibattito in Forza Italia? Se la società italiana fibrilla non può non fibrillare un grande partito come Forza Italia”. Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia a Montecitorio, a Radio Capital. Fitto ha detto che bisogna azzerare tutto. “A volte tagliare i capelli a zero fa bene perché rinforza, altre volte invece i capelli non ricrescono più. Quindi bisogna stare attenti con queste affermazioni un pò tranchant. I partiti sono delle organizzazioni complesse, vanno trattati con grande attenzione e il rinnovamento deve essere sempre presente. Io non mi turbo affatto della richiesta di rinnovamento, tutt’altro”.

L'autore: Gabriele Maestri

Gabriele Maestri (1983), laureato in Giurisprudenza, è giornalista pubblicista e collabora con varie testate occupandosi di cronaca, politica e musica. Dottore di ricerca in Teoria dello Stato e Istituzioni politiche comparate presso l’Università di Roma La Sapienza e di nuovo dottorando in Scienze politiche - Studi di genere all'Università di Roma Tre (dove è stato assegnista di ricerca in Diritto pubblico comparato). E' inoltre collaboratore della cattedra di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Parma, dove si occupa di diritto della radiotelevisione, educazione alla cittadinanza, bioetica e diritto dei partiti, con particolare riguardo ai loro emblemi. Ha scritto i libri "I simboli della discordia. Normativa e decisioni sui contrassegni dei partiti" (Giuffrè, 2012), "Per un pugno di simboli. Storie e mattane di una democrazia andata a male" (prefazione di Filippo Ceccarelli, Aracne, 2014) e, con Alberto Bertoli, "Come un uomo" (Infinito edizioni, 2015). Cura il sito www.isimbolidelladiscordia.it; collabora con TP dal 2013.
Tutti gli articoli di Gabriele Maestri →