Sondaggio Ipsos per Di Martedì: contro l’evasione c’è bisogno di pene più dure

Pubblicato il 18 Febbraio 2015 alle 14:26 Autore: Umberto Zimarri

Quattro cartelli per il sondaggio Ipsos, commissionato da Di Martedì e presentato dal Presidente dell’Istituto, Nando Pagnoncelli. L’analisi si è concentrata sull’economia, sul caos alla Camera di questi giorni e sulle politiche contro l’evasione dell’esecutivo.

Sondaggio Ipsos per Di Martedì del 17-02-2015

La rilevazione Istat, relativa all’ultimo trimestre del 2014, ha evidenziato una crescita zero per il nostro Paese. Due italiani su tre considerano questo un risultato mediocre dopo le misure di crescita pubblicizzate e varate dal Governo. Il 20% vede invece il bicchiere mezzo pieno in quanto si era reduci da trimestri in cui il Pil era negativo.

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Come ha reagito l’opinione pubblica alla bagarre istituzionale dei giorni scorsi? In questo caso il campione si spacca in due parti praticamente uguali. Il 45% considera Renzi responsabile di questa situazione di scontro violento, ma soprattutto sostiene che alla lunga questo inciderà negativamente sui suoi obiettivi.  Il 44%, d’altro canto, incita il Presidente del Consiglio ad utilizzare il pugno di ferro, poiché solamente con questa linea otterrà quello che vuole.

 

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Gli ultimi due cartelli hanno come argomento l’evasione fiscale, una delle piaghe dell’Italia. Quasi un italiano su due non ha dubbi, per combatterla seriamente c’è bisogno di pene più severe, mentre per il 20% auspica misure volte a limitare la privacy per incrociare i dati tra spese e reddito. Solo il 18% è in linea con la limitazione dei pagamenti in contanti.

 

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Come giudicano gli italiani l’azione del Governo Renzi contro l’evasione fiscale? L’esecutivo è bocciato senza appello: per il 59% l’azione è stata troppo morbida, mentre solamente il 23% la giudica positiva e dura al punto giusto.

 

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