Roma devastata, sindaco Marino: strappare in faccia passaporti a vandali

Pubblicato il 20 Febbraio 2015 alle 09:50 Autore: Giuseppe Spadaro

“Non è accettabile che i vertici della sicurezza non siano stati in condizione di proteggere monumenti, negozi, turisti, la gente di Roma”. È “molto infuriato” il sindaco della Capitale Ignazio Marino per le azioni vandaliche commesse in pieno centro nella Capitale dai tifosi olandesi del Feyenoord.

Intervistato da Repubblica sottolinea che ieri “le forze di polizia non hanno avuto disposizioni corrette dai loro vertici, mettendo a rischio la serenità e la tranquillità del salotto più bello del mondo”.

Marino attacca Prefetto e Questore

“Prefetto e questore non sono stati all’altezza della sfida, non hanno saputo garantire la sicurezza della città. Del resto sono mesi che parliamo di criticità. Qui abbiamo un numero di forze dell’ordine esiguo per la capitale d’Italia. Lo volete capire? Vogliamo centinaia di uomini in più perchè siamo uno dei potenziali obiettivi del terrorismo. Oggi chiederò spiegazioni al ministro, pretenderò risposte”.

“Io propongo che i dirigenti del Feyenoord questa mattina mettano mano al blocchetto di assegni, chiamino il sindaco di Roma e risarciscano la Capitale”. Ipotesi tramontata subito dopo. “Ho parlato con l’ambasciatore olandese – spiega Marino – gli ho chiesto ‘intendete intervenire con il pagamento dei danni?’. Lui ha risposto che non ritiene che il Governo olandese possa pagare il nuovo restauro della Barcaccia”.

tifosi olandesi mettono roma a ferro e fuoco

Per Marino “tutte le squadre che giocano tornei internazionali debbono dotarsi di un fondo, siano cioè in grado di indennizzare le città in caso di atti di teppismo come questo. Oggi lo proporrò ufficialmente al governo”. “Al vice ambasciatore olandese – aggiunge in un’intervista al Messaggero – ho detto di strappare in faccia i passaporti a questi vandali e lasciarli a casa, perché a Roma non sono più graditi”.

La risposta del Questore

“Se qualcuno pensa che io abbia operato male, io sono qua”. Lo ha detto il questore di Roma, Nicolò D’Angelo durante la conferenza stampa sui fatti di ieri.  D’Angelo difende il suo operato dagli attacchi del sindaco Marino. “Meglio la sporcizia e il disordine che agire in maniera sconsiderata: sono scelte operative dettate da situazione difficili”. E poi ha aggiunto: “Abbiamo avuto il problema di controllare 40 tifosi romani che volevano tendere agguato a olandesi per vendicare la Lupa: li abbiamo intercettati e denunciati”.

Video: vandali in azione

Arrestati sei tifosi Feyenord per disordini a Roma

Sono sei, tutti attualmente detenuti al Regina Coeli, i tifosi del Feyenoord arrestati ieri nel corso degli scontri avvenuti nella zona di Piazza di Spagna. Sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Per i disordini di due giorni fa a Campo dè Fiori già condannati 19 hooligans.

Salvini: “Alfano doveva dimettersi oggi”

Il segretario della Lega, Matteo Salvini, parlando,a margine di una visita a un campo rom, dei danni provocati a Roma dai tifosi del Feyenoord, chiede le dimissioni del ministro dell’Interno. “Qualcuno pensa di mandare uomini in guerra in Libia e poi ci lasciamo devastare la Capitale dagli ubriaconi. Il ministro Alfano, se avesse dignità si sarebbe dimesso stamattina”.

Grillo provoca: “E se arrivasse l’Isis al posto di quattro hooligans?”

Anche il leader del M5S, Beppe Grillo, critica il modo in cui è stata gestita la situazione. “Chi è responsabile della sicurezza a Roma? Se arrivasse l’Isis al posto di quattro bifolchi alcolizzati quanto durerebbe Roma?”. “Alfano che non ha saputo gestire la situazione? Il sindaco Marino? Le società sportive della Roma e del Feyenoord? #OlandesiPagateIDanni!”, scrive il leader M5S. “Chi paga i danni alla fontana della Barcaccia? Chi paga l’intervento straordinario delle forze dell’ordine? Chi paga i danni fisici e morali inferti ai cittadini di Roma e ai poliziotti?”.

Club: “Vergogna scontri, noi impotenti”

Nel primo pomeriggio arriva anche il commento del club. “Da un lato siamo orgogliosi per la prova della squadra, dall’altro proviamo disgusto e vergogna per il comportamento riprovevole di un branco di senza cervello. Allo stadio però è andato tutto bene”. “Prendiamo le distanze, ma non è un problema che i club possono risolvere”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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