Aiuti alla Grecia? Gli italiani dicono sì, i tedeschi nein

Pubblicato il 3 Marzo 2015 alle 09:39 Autore: Umberto Zimarri

Italiani solidali verso “i cugini” ellenici, tedeschi sempre più ostili verso il piano che prevede nuovi aiuti alla Grecia: è questo il risultato che si ottiene confrontando i sondaggi effettuati dal sito Repubblica e dalla Bild, il quotidiano più letto in Germania.

Qui Italia –  Quasi sette mila lettori si sono espressi sul portale del popolare quotidiano italiano, di questi e il 78%  è conciliante verso il governo greco poiché sostiene l’esigenza di dare più tempo e fiducia al popolo ellenico. “La linea dei falchi” è condivisa dal 19% dei lettori, mentre il restante 3% dichiara di non sapere scegliere. E’ bene sottolineare che sondaggi di questo tipo non hanno alcuna rilevanza scientifica, ma possono essere utili per tastare il polso dell’opinione pubblica. In cosa consiste il piano europeo su cui si sono espressi i votanti? In maniera sintetica si può affermare che l’Europa concede quattro mesi di proroga agli aiuti verso la Grecia, osservando però una stretta sorveglianza sui conti e sulle manovre di Tsipras e Varoufakis. Le difficoltà nell’economia presenti a Roma e ad Atene, con le dovute differenze, probabilmente spingono la leva della “solidarietà” nell’opinione pubblica. Questo risultato, inoltre, è in evidente controtendenza rispetto allo studio Ipsos condotto da Ilvo Diamanti una settimana fa, sempre su Repubblica, secondo il quale in Italia la fiducia verso l’Unione Europea è al 27,4% ed è in crescita in tutt’Europa un sostanziale euro-scetticismo.

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Qui Germania  Cosa accade, invece, a Berlino? Solamente 21 tedeschi su cento, secondo lo studio pubblicato sull’editoriale Springer, sono favorevoli all’accordo ratificato a Bruxells. Amplificando il concetto si può affermare che in generale essi non approvano il prolungamento dei crediti, ma soprattutto non sono interessati ai tentativi di salvataggio di Atene, tant’è che si fa sempre di più strada nel sentiment teutonico l’idea di un Grexit. Questa situazione è cerchiata in rosso nell’agenda della Cancelliera Merkel, in quanto nel suo partito, Cdu-Csu, è nata una fronda composta già da 22 legislatori che si dichiarano fermamente contrari agli aiuti verso Atene. I dissidenti, inoltre, trovano l’appoggio e la sponda di Alternative fuer Deutschland, un nuovo partito che si pone alla destra della Dc tedesca, populista, euroscettico e con presunti rapporti con i movimenti di estrema destra.

Anche sui social network si è scatenata una forte campagna per il “No” agli aiuti alla Grecia: moltissimi tedeschi hanno caricato foto del loro volto accanto al “Nein” stampato a caratteri cubitali dalla Bild in prima pagina. La situazione mette sotto un enorme pressione la coppia Merkel-Schaeuble. Quest’ultimo,inoltre, è intervenuto recentemente a spiegare la posizione del Governo di Berlino: “Non vogliamo una Grexit, noi siamo solidali, ma non ricattabili”, ha detto proprio alla Bild am Sonntag. “Se la Grecia avrà bisogno di nuovi aiuti, lo si vedrà quando sarà finito il secondo programma. Ma in ogni caso”, ha aggiunto, “fisseremo criteri severi”.

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