Pd, l’ironia di Vaccaro: “Il partito festeggia De Luca? Scurdammoce ‘o passato”

Pubblicato il 3 Marzo 2015 alle 13:51 Autore: Antonio Atte

Guglielmo Vaccaro, deputato lettiano del Pd autosospesosi dopo la vittoria di Vincenzo De Luca alle primarie campane, si sta “godendo lo spettacolo”: “Tripli salti mortali, pure a Roma. Tutti fingono che la vittoria di De Luca sia una bella prova del Pd. Ma sì. Scurdammoce ‘o passato. Dimentichiamo tutto, anche chi siamo e cosa chiediamo alla politica”, è il commento amaro dell’esponente Pd. Secondo Vaccaro “chi ha da perdere è Renzi, e il Pd. Noi siamo quelli che hanno deciso di impedire alla Barracciu in Sardegna, di correre alla Regione per un avviso di garanzia. Abbiamo fatto dimettere un ministro come la Idem. Bene, il Pd che ha rispetto della magistratura e dei suoi deliberati ora si stringe intorno a De Luca, condannato in primo grado per abuso d’ufficio, già sconfitto da un giudizio di incompatibilità per aver mantenuto due poltrone contro norme e buon senso, e sottoposto ad altri processi con accuse più gravi”, aggiunge.

Poi rincara la dose: “Tra me e il segretario Renzi c’è una totale identità di vedute. Ambedue sappiamo che per la democraticità e l’integrità delle casse pubbliche Stefano Caldoro è meglio di Vincenzo De Luca e Andrea Cozzolino. Ma lui non lo può dire, mentre io che ho qualche responsabilità in meno posso dire anche le verità più scomode”. Le primarie del Pd hanno visto recarsi alle urne 160mila campani e circa 78mila di questi voti sono andati all’ex primo cittadino di Salerno. Per Vaccaro però “i cittadini non hanno colpa se, eleggendo colui che ha vinto le primarie, eleggerebbero in Regione una persona che non può insediarsi perché la legge Severino glielo vieta. Un danno enorme: il Pd non ha saputo evitarlo. A meno che, certo, ora non cambino la Severino: modifica ad personam”.

“Saviano – dice Vaccaro a La Zanzara – aveva assolutamente ragione. Renzi deve commissariare il partito e indicare un nuovo candidato”. E se non lo fa?: “Me ne vado dal Pd e poi quando ci sarà il fallimento vado via dall’Italia”.

Guglielmo Vaccaro, Pd

Barracciu: “Pd sostenga De Luca, come non fece con me”

Proprio Francesca Barracciu, che rinunciò alla corsa per la presidenza della regione sarda dopo aver scoperto di essere indagata per la mancata rendicontazione dei rimborsi, ha invitato De Luca a resistere. “Il Pd fa bene a sostenerlo – dichiara la Barracciu al Corriere della sera – cosa che non si fece allora con me”. “Con il senno di poi, non lo rifarei più il passo indietro – aggiunge – Anche se è vero che con quel gesto ho messo al sicuro la vittoria del centrosinistra”.

Migliore: “Farò campagna elettorale per De Luca”

Intanto l’ex sindaco salernitano incassa anche il sostegno di Gennaro Migliore, in corsa per le primarie prima del ritiro in extremis. “Farò campagna elettorale per De Luca – afferma Migliore – perchè sono appassionato al tema della liberazione della mia terra dal cosentinismo e dal postcosentinismo. Sono quelli che hanno distrutto la sanità e i trasporti, portando la situazione ai limiti dell’inverosimile”. Secondo l’ex Sel, le primarie “vanno rese più stabili”, motivo per cui “presenterò una proposta di legge per regolamentarle e ritengo importante l’annuncio di Guerini di un albo degli elettori”.

Boschi: “Severino non cambia”

“Al momento non è allo studio da parte del governo una ipotesi di modifica della legge Severino. Vedremo nelle prossime settimane se il parlamento deciderà di fare modifiche”. Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il parlamento, Maria Elena Boschi, rispondendo in Senato sull’eventualità di una modifica della normativa all’indomani dell’exploit di Vincenzo De Luca in Campania.

L'autore: Antonio Atte

Classe '90, stabiese, vive a Roma. Laureato al DAMS con 110 e lode, si sta specializzando in Informazione, editoria e giornalismo presso l'Università degli studi Roma Tre. E' appassionato di politica, cinema, letteratura e teatro. Mail: antonio.atte@termometropolitico.it. Su Twitter è @Antonio_Atte
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