Sondaggi elettorali Euromedia: avanza la Lega, bene il PD

Pubblicato il 6 Marzo 2015 alle 10:56 Autore: Gianni Balduzzi

Martedì 3 marzo ritornano i sondaggi elettorali dopo una pausa di una settimana a Ballarò con Euromedia, e portano buone notizie al PD che aumenta rispetto ai sondaggi di due settimane fa, di mezzo punto, portandosi al 37,2%.

Parallelamente cala, del 0,8% il M5S, che scende al 17,5%. Chi guadagna maggiormente è però la Lega Nord, che sale di un 1% e si porta al 14%, ormai stabilmente davanti Forza Italia che scende ancora, ed è al 13%, un punto in meno, probabilmente ancora una volta regalato al partito di Salvini, e un valore molto basso considerata la consueta benevolenza dei sondaggi elettorali Euromedia con il partito di Berlusconi.

Bene SEL che sale ancora, al 4,4%, mentre non sono segnalati altri partiti minori come NCD o Fratelli d’Italia.

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La fiducia degli italiani, poi continua a premiare moderatamente il premier, che rimane sopra il 40% a buona distanza di Salvini che convince un italiano su 4, più di Berlusconi, al 23,5% e di Grillo, al 17%.

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Sondaggi elettorali Euromedia: gli italiani non credono nella ripresa

Gli italiani però non credono nella ripresa dell’economia, quasi due terzi sembrano non avere speranza, mentre ce l’ha il 24,7%, sembra essere ormai una rassegnazione che colpisce anche chi dà la propria fiducia al governo in realtà.

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Il malcontento è evidente nella risposta alla domanda su un’eventuale referendum sulla legge Fornero, se la Consulta l’avesse consentito, il 66%, quasi la stessa percentuale di chi non crede nella ripresa, sarebbe stato per l’abolizione e solo il 15% contrario. Un risultato schiacciante che dice quanto questo tema, quello delle pensioni, abbia presa e sia diventato simbolico della crisi.

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La prima domanda dei sondaggi elettorali  Euromedia riguardava in realtà la responsabilità civile dei magistrati, tema antico, che già in passato, soprattutto sotto i governi Berlusconi, aveva acceso polemiche furiose e generato muro contro muro con l’allora opposizione e soprattutto l’Associazione Nazionale Magistrati.

Del resto la vicenda parte da molto lontano: già dal 1987 un referendum aveva approvato la responsabilità civile ma poi il Parlamento aveva varato una legge che in realtà rovesciava la responsabilità dei risarcimenti solo sullo Stato.

L’opinione degli italiani sulla nuova legge è sostanzialmente favorevole, per il 54,4% non è contro le toghe, mente solo il 22,6% ritiene che vada proprio contro i magistrati. Il 23% non si esprime.

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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