Riforma Pa, i sindacati scrivono al Governo e chiedono un confronto

Pubblicato il 10 Marzo 2015 alle 15:06 Autore: Redazione
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I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, scrivono al governo, per chiedere di aprire subito un confronto sui processi di riforma delle PA. “Siamo entrati nel sesto anno di mancato rinnovo dei Contratti Collettivi Nazionali – si legge nella missiva – a cui si sono aggiunti il blocco della contrattazione di secondo livello ed il blocco della retribuzione individuale. Il recente sblocco della contrattazione di secondo livello sconta comunque la situazione di grave difficoltà finanziaria nella quale si trovano le amministrazioni centrali e locali dopo le manovre ed i tagli lineari che si sono susseguiti dal 2008 in avanti”.

Riforma Pa, i sindacati: “Spesa pubblica aumentata”

“Si è così determinata – evidenziano i leader sindacali – una caduta del potere di acquisto delle retribuzioni mediamente del 10,5% dal 2010 al 2014 destinata ad aumentare nell’anno in corso con ripercussioni molto gravi anche sulle future pensioni dei lavoratori dipendenti di tutte le Pubbliche Amministrazioni.La spesa pubblica – prosegue la lettera – è aumentata passando da 811 a 827 miliardi di euro. Nello stesso tempo la spesa per lavoro dipendente è diminuita di 7,8 miliardi di euro, anche per effetto della riduzione del numero dei dipendenti pubblici (meno 280.000 unità), mentre continuano ad essere attivati contratti non a tempo indeterminato per la cui stabilizzazione continuano a mancare gli strumenti necessari. Questo significa che, mentre sono state adottate politiche che hanno colpito il lavoro pubblico ed i servizi, non si sono ridotti gli sprechi e le duplicazioni. Mentre continua il blocco della contrattazione – evidenziano i leader sindacali – numerose leggi e provvedimenti adottati anche dal Governo in carica hanno riguardato materie che da sempre appartengono alla contrattazione sottraendole a questa e sempre di più sono le amministrazioni che usano l’unilateralità per stravolgere istituti contrattuali e corrette relazioni sindacali”.

Riforma Pa, i sindacati: “Vogliamo anche noi riforma delle Amministrazioni Pubbliche”

“La contrattazione e corrette relazioni sindacali – sottolineano Cgil, Cisl e Uil – sono invece indispensabili in una fase caratterizzata sia dall’attuazione di processi di riforma in atto sui quali prosegue il confronto con il Governo e le istituzioni pubbliche interessate (vedi Legge Delrio) sia da processi preannunciati, a partire dal Disegno di Legge Delega e dai provvedimenti relativi alla scuola che riguardano la Pubblica Amministrazione e la scuola sui quali fino ad oggi è completamente mancato un confronto sul merito”.  I sindacati ricordano di essere da sempre sostenitori, “insieme ai lavoratori pubblici, della necessità di una profonda riforma delle Amministrazioni Pubbliche che riguardi i servizi, l’efficacia delle prestazioni, la valorizzazione del lavoro. Per questo – sottolineano – hanno presentato proposte che non hanno avuto fino ad oggi alcuna sede di confronto né, conseguentemente, l’individuazione degli strumenti utili per favorire la partecipazione dei lavoratori, che in questi giorni sono stati impegnati nella grande prova di democrazia rappresentata dal voto per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie importanti per questa fase caratterizzata dai processi di riforma delle Pubbliche Amministrazioni. Su questi temi Cgil, Cisl e Uil – conclude la lettera firmata da Camusso, Furlan e Barbagallo – ritengono non più rinviabile l’apertura di un confronto di merito”.

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