Veneto, Berlusconi e la pazza idea Tosi

Pubblicato il 15 Marzo 2015 alle 11:10 Autore: Andrea Turco
berlusconi salvini

Forza Italia che sostiene la candidatura di Flavio Tosi in Veneto? La pazza idea non è tanto pazza stando agli spifferi che arrivano da Arcore e riportarti stamani dal Corriere della Sera. Silvio Berlusconi è irritato dai modi spacconi del segretario leghista Matteo Salvini: “Non mi piacciono i suoi toni arroganti, non mi piace il suo populismo, non mi piace la deriva estremista che ha fatto prendere alla Lega”. A dir la verità all’ex Cavaliere non è piaciuta l’uscita di due giorni fa del leader del Carroccio: “Berlusconi leader del centrodestra? No sarebbe tornare al passato“. E così ecco spuntare dal mazzo la carta “Tosi”, che ieri ha ufficializzato la sua candidatura. Il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano è pronto a sostenerlo. Berlusconi ci pensa e sonda.

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Veneto, Salvini sicuro: “Berlusconi non sosterrà Tosi, accordo vicino”

Chi non crede a questa pazza idea è Matteo Salvini: “Berlusconi alleato con Flavio Tosi in Veneto? Non ci credo. L’accordo tra Lega e Forza Italia è vicino. Io e Silvio ci rivedremo presto. Quanto al sindaco di Verona, chi sceglie di dialogare con Alfano fa una scelta diversa da quella della Lega. Tosi sta guardando più a sinistra che a destra. Vuole dialogare con Ncd che è al governo con il Pd di Renzi. Un po’ come ha fatto Gianfranco Fini: ha guardato a sinistra e si è visto com’è andata a finire” afferma il segretario leghista in un’intervista a QN. “FI, a differenza dell’Ncd, è all’opposizione del governo Renzi. Quindi mi sembrerebbe strana qualunque altra scelta da parte di Berlusconi. Detto questo, non siamo in una caserma e non obblighiamo nessuno con il coltello alla gola. Noi siamo tranquilli, abbiamo il nostro candidato, Luca Zaia, e il nostro programma. Sappiamo cosa faremo nei prossimi cinque anni. Speriamo di farlo con FI”. Berlusconi, aggiunge, “è un uomo che ha fatto molto e potrà fare ancora tanto, ma da qui ai prossimi 10 anni non vedo più Berlusconi alla guida del Paese. Io guardo avanti. Farà ancora tanto, ma spetta ai cittadini scegliere chi governerà il Paese in futuro”.

Veneto, Alfano: “Berlusconi molli Zaia”

A spingere Berlusconi tra le braccia di Tosi ci prova il suo ex delfino Angelino Alfano: “Spero che il sostegno a Tosi arrivi anche da Forza Italia.  Il Veneto è l’ultima occasione che ha Fi per farsi valere rispetto alla Lega. Il presidente Berlusconi deve capirlo adesso, mentre è ancora in tempo, o lo capirà comunque dopo, quando sarà troppo tardi. La scelta sta a loro, noi la nostra l’abbiamo fatta: mai con Salvini” dice il leader di Ncd a Repubblica.  Sull’ipotesi di una rimessa in discussione dell’alleanza in Campania se Berlusconi scegliesse Zaia, “vedremo. Caldoro è stato un buon presidente ma con lui non abbiamo ancora discusso del programma futuro”, spiega Alfano. “Con il Pd non abbiamo mai parlato di sostegno a De Luca. Una scelta di Forza Italia in Veneto a rimorchio della Lega comunque darebbe alla vicenda campana – e a un eventuale accordo con Caldoro – solo una dimensione territoriale, senza respiro nazionale”.

Fitto: “Con Berlusconi non c’è scontro da parte mia”

“Non c’è uno scontro con Berlusconi da parte mia”. Lo ha detto Raffaele Fitto a Bari dove è in corso la manifestazione per la tappa barese del tour dei Ricostruttori. “Berlusconi – ha aggiunto – l’ho sentito giorni fa per sottolineare positivamente una notizia che l’ha riguardato, quella dell’assoluzione. Che fa felici tutti coloro i quali hanno condiviso tanti anni di battaglia anche su questo tema. Se ci saranno le condizioni, io mi auguro di sì, si potrà ragionare e discutere sulle questioni che io ho detto”. “Ci sono tre questioni – ha rilevato – sulle quali bisogna avere delle posizioni chiare. La linea politica alternativa al governo Renzi, i contenuti dai quali ripartite, e un modello organizzativo che, così come è, non va. Non lo dico io è nei fatti”. “Pensarla diversamente non può voler dire essere messi fuori dal partito. Non è possibile, non lo consentiremo. E sarebbe un grosso errore, direi che sarebbe un suicidio più che altro”.

L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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