Sciopero dei musei a Pasqua, il Garante: “E’ illegittimo”

Pubblicato il 26 Marzo 2015 alle 10:43 Autore: Antonio Atte

Lo sciopero dei lavoratori di Opera Laboratori Fiorentini – società che gestisce i servizi museali in 17 strutture del capoluogo toscano, museo degli Uffizi compreso – indetto proprio nel week end di Pasqua (4 e 5 aprile), è illegittimo. Lo ha stabilito l’Autorità di garanzia per gli scioperi nei servizi pubblici, secondo la quale l’iniziativa viola la legge per mancato esperimento delle procedure di raffreddamento e conciliazione, eccessiva durata della prima azione di sciopero e mancato rispetto del periodo di franchigia pasquale.

Dario Nardella, primo cittadino di Firenze, aveva affermato di essere disposto a ricorrere allo strumento della precettazione pur di scongiurare l’evenienza dello sciopero: “Io non voglio pensare, davvero, che si possa arrivare ad avere gli Uffizi chiusi a Pasqua. Non sta a me dirlo, ma in quel caso, se ci fossero le condizioni per garantire comunque l’apertura, sarebbe utile che il ministero le prendesse in considerazione”, aveva dichiarato Nardella. Il rischio era quello diuna situazione di vera e propria emergenza, con code lunghissime che, chiusi gli Uffizi, si determineranno negli altri musei. Dunque un fallimento anche dell’iniziativa nazionale della domenica gratis nei musei, che invece dovrebbe essere un grande momento di festa e di promozione del nostro patrimonio culturale”.

Dario Nardella (Pd), sindaco di Firenze

Dario Nardella (Pd), sindaco di Firenze

Sciopero dei musei, le rassicurazioni di Franceschini

“Il ministro Franceschini – ha assicurato Nardella, a proposito della vertenza – mi ha ribadito quello che ha già detto ai lavoratori: il ministero è intenzionato a garantire con la clausola sociale la continuità nel rapporto di lavoro anche nel caso cambi il concessionario. Spero che questa rassicurazione, che mi auguro si possa rafforzare nei prossimi giorni, sia sufficiente”. Nardella ha inoltre rinnovato l’invito a Cgil e Uil a “prendere ciò che c’è di buono in tutta questa vicenda, la parola del ministro che è il primo responsabile della gestione del patrimonio culturale, quindi la persona più deputata ad offrire rassicurazioni in questo campo”.

L'autore: Antonio Atte

Classe '90, stabiese, vive a Roma. Laureato al DAMS con 110 e lode, si sta specializzando in Informazione, editoria e giornalismo presso l'Università degli studi Roma Tre. E' appassionato di politica, cinema, letteratura e teatro. Mail: antonio.atte@termometropolitico.it. Su Twitter è @Antonio_Atte
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