Cile: il “Nueragate” frantuma la fiducia in Bachelet

Pubblicato il 26 Marzo 2015 alle 14:30 Autore: Giacomo Morabito

La Junta Nacional de Jardines Infantiles (JUNJI) ha chiarito la vicenda riguardante Margarita Soto Acevedo, ovvero la consuocera di Michelle Bachelet del Presidente del Cile.

Nueragate

Soto Acevedo è stata accusata di aver avuto presunti favoreggiamenti, fra i quali un sorprendente incremento dello stipendio, passato da 652.145 a 2.247.699 dollari dal 2010 a oggi. La JUNJI ha reso noto attraverso una comunicazione ufficiale che Soto Acevedo, lavora per l’ente da otto anni come un funzionario del Sistema Integral de Atención Ciudadana (SIAC), non ha avuto alcun trattamento speciale e ha confermato che l’aumento dello stipendio è dovuto alle sue promozioni di grado.

La vicenda era stata sollevata a seguito dell’indagine condotta dal quotidiano cileno La Tercera, a distanza di alcune settimane dallo scoppio del “Nueragate”, noto anche come il “caso Caval”, ovvero la vicenda che sta complicando l’operato dell’attuale amministrazione cilena.

Lo scandalo, esploso lo scorso febbraio, ha scatenato numerose polemiche sia da parte dell’opposizione sia all’interno della coalizione del Presidente cileno. Natalia Compagnon, moglie di Sebastián Dávalos, ovvero il figlio di Bachelet e direttore della Dirección Socioultural de la Presidencia de la República, ha ricevuto un credito pari a 10,3 milioni di dollari dal Banco de Chile, che le hanno permesso di acquistare vari immobili, poi rivenduti guadagnando circa 4 milioni di dollari.

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Le conseguenze politiche

Questo finanziamento è avvenuto il giorno dopo la vittoria di Bachelet alle elezioni presidenziali (dicembre 2013) a vantaggio della società Exportadora y de Gestión Caval Limitada, di proprietà della stessa Compagnon. Una volta nota la vicenda, le polemiche hanno travolto l’attuale amministrazione cilena, mentre lo stesso Dávalos è stato costretto a dimettersi dal suo incarico presso Dirección Socioultural de la Presidencia de la República e sarà indagato, assieme ad altre quattro persone, sulla vicenda.

Il governo cileno ha tentato di giustificarsi dichiarando che si tratti di un’operazione “tra privati”, ma la vicenda “Nueragate” sta completamente frantumando la fiducia nei riguardi di Bachelet: secondo il recente sondaggio di Plaza Pública – CADEM, il primo anno del secondo mandato del Presidente cileno è sceso al livello più basso di consensi (circa il 36% di approvazione). L’immagine di Bachelet è ormai compromessa, nonostante l’approvazione della riforma tributaria e del sistema educativo e l’annuncio di misure volte a regolare in modo più rigido i rapporti tra politica e affari.