M5S, Giarrusso contro il blog di Beppe Grillo: “Sul ddl anticorruzione ha disinformato”

Pubblicato il 2 Aprile 2015 alle 09:30 Autore: Antonio Atte

La sintesi della legge anticorruzione apparsa sul blog di Beppe Grillo alla vigilia del voto al Senato, sarebbe “completamente sbagliata e fuorviante”. Ad affermarlo non è un avversario politico del M5S, ma uno dei suoi esponenti più in vista, ovvero il senatore Michele Giarrusso. Il parlamentare grillino aveva esortato la base del Movimento Cinque Stelle ad appoggiare la legge anticorruzione in occasione della consueta votazione online.

“La legge – scrive Giarrusso sul suo profilo Facebook, il 31 marzo – prevede aumenti di pena per la corruzione e la concussione, aumenti di pena per il reato di associazione mafiosa (416bis) ed introduce il falso in bilancio. Le pene sono meno severe di quelle da noi proposte e mancano molte cose che ritenevamo necessarie. Volevamo 10 passi avanti sulla lotta alla corruzione e questi ne hanno fatto solo due”, ma in fondo – aggiunge il senatore – “due passi avanti sono meglio di nulla”.

L’appello di Giarrusso però cade nel vuoto, perché su 27.124 partecipanti alla consultazione, solo il 19,7% degli iscritti sceglie di appoggiare la legge, a fronte dello schiacciante 80,3% dei contrari. Il resto è storia nota: il ddl passa al Senato con 165 voti favorevoli, nonostante l’opposizione di Forza Italia, M5S e GAL.

Lo sfogo di Giarrusso contro il blog di Grillo

A questo punto Giarrusso decide di tornare sul luogo del delitto, cioè il post di Facebook, con l’intenzione di ribadire ai suoi elettori il motivo per cui, secondo lui, il M5S avrebbe dovuto votare sì al provvedimento. I toni si fanno subito accesi. Al commento di un militante contrario al ddl anticorruzione, Giarrusso risponde così: “Hai detto no chiaro e tondo all’aumento di pena per il 416bis e cioè associazione mafiosa. Adesso guardati allo specchio e dimmi cosa vedi”.

La responsabilità – commenta il senatore catanese – è del blog di Grillo, colpevole di aver introdotto la consultazione online con una sintesi del ddl “completamente sbagliata e fuorviante”. Una “minchiata galattica” che, secondo Giarrusso, avrebbe “disinformato” gli elettori del Movimento, spingendoli a votare contro gli aumenti di pena per corruzione, concussione e mafia, proprio “come volevano corrotti e mafiosi”. E Beppe Grillo, ovviamente.

giarrusso

Il “sunto” del ddl anticorruzione offerto dal blog del leader M5S, è neutrale come una telecronaca del Milan di Carlo Pellegatti. La legge viene presentata come un pacchetto articolato in quattro punti. Peccato però che i primi due (scambio elettorale politico mafioso e autoriciclaggio, ndr) non facciano parte del testo approdato sui banchi di Palazzo Madama.

giarrusso

In uno striminzito post scriptum – materializzatosi sul blog a votazioni belle che concluse – viene tardivamente specificato che i due punti sono stati “già approvati in altri testi di legge con il voto contrario del M5S”. Ma i buoi ormai sono scappati dalla stalla, con buona pace di Giarrusso, secondo cui il P.S. last minute “ha posto una pezza ad un errore macroscopico che ha determinato l’esito della votazione”. D’altronde, il bello della democrazia diretta è anche questo.

L'autore: Antonio Atte

Classe '90, stabiese, vive a Roma. Laureato al DAMS con 110 e lode, si sta specializzando in Informazione, editoria e giornalismo presso l'Università degli studi Roma Tre. E' appassionato di politica, cinema, letteratura e teatro. Mail: antonio.atte@termometropolitico.it. Su Twitter è @Antonio_Atte
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