Berlusconi: “Chi lascia Forza Italia almeno stia zitto”

Pubblicato il 3 Aprile 2015 alle 19:40 Autore: Redazione
Berlusconi candidato sindaco di Milano

Silvio Berlusconi torna a far sentire la propria voce all’interno di Forza Italia. L’ex premier, incontrando ad Arcore i militanti azzurri per gli auguri di Pasqua, ha commentato il caos che regna dentro al partito. Con particolare riferimento alla vicenda che ha visto la fuoriuscita di Sandro Bondi e Manuela Repetti da Forza Italia.

“Anche in Fi patologie della vecchia politica”

“Stare in un movimento politico significa accettarne le regole, discutere liberamente, e poi collaborare lealmente alla linea che la maggioranza ha deciso. Solo a queste condizioni Fi può continuare ad affrontare con successo le sfide che ci attendono nell’immediato e nel futuro”, ha detto l’ex presidente del Consiglio. “Anche in Fi, purtroppo – ha aggiuntol’ex Cavaliere – stanno emergendo le patologie della vecchia politica politicante: quelle del protagonismo, della rissosità e del frazionismo. Qualcuno ha dimenticato la lealtà nei confronti degli elettori e anche il rispetto per chi lavora ogni giorno, in condizioni non facili, per far funzionare Fi nel miglior modo possibile”.

“Chi per ragioni personali ha abbandonato Forza Italia, venendo meno al mandato degli elettori, dovrebbe fare i conti con la propria coscienza restando almeno in silenzio”.

“Chi tra noi dispone di visibilità mediatica – ha continuato Berlusconi – deve porre immediatamente fine a qualsiasi polemica, che risulta non solo inutile ma anche dannosa. Stare in un movimento politico significa accettarne le regole, discutere liberamente, e poi collaborare lealmente alla linea che la maggioranza ha deciso. Solo a queste condizioni Forza Italia può continuare ad affrontare con successo le sfide che ci attendono nell’immediato e nel futuro”.

La replica di Bondi

“Leggo ora che il presidente Berlusconi intima a ‘chi è andato via di stare almeno zitto’, sottolineando addirittura che dovrebbe ‘fare i conti con la propria coscienza’. Ebbene – dice l’ex cordinatore FI – sono costretto a rompere il silenzio che mi ero imposto, prendendo atto che al contrario il presidente Berlusconi non ha evidentemente alcuna intenzione di custodire almeno un lungo rapporto di collaborazione e di amicizia”.

L'autore: Redazione

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