Rassegna stampa: l’Italicum scalda il Pd, la questione immigrati
Sono diverse le notizie con cui aprono i giornali oggi. La frattura all’interno del Pd sull’Italicum è la notizia di cui si occupa Repubblica in prima pagina. Il Corriere della Sera riporta le parole del premier Renzi.“Se la legge non passasse non potrei che salire al Quirinale da Mattarella” . Altro tema caldo è l’accoglienza dei migranti. Ora è scontro politico (Corriere della Sera). “Regioni in rivolta: non ne accoglieremo più” (La Stampa). Libero lancia l’allarme: “Ci sparano e ci invadono. Scafisti libici fanno fuoco su una nave soccorso italiana per riprendersi il barcone, mentre centinaia di migliaia di disperati stanno per sbarcare sulle nostre coste. E pure su questo fronte il governo non sa che fare. Se non requisire posti letto negli hotel”. Il Manifesto critica Salvini per le sue parole sugli immigrati (“occupare i centri d’accoglienza”) e lo definisce uno “squalo”.
Il Messaggero intervista il consigliere economico di Matteo Renzi, Yoram Gutgeld: “Pensioni serve più flessibilità. Via prima dal lavoro con assegni più bassi, ma Bruxelles dica sì. Statali, l’obiettivo è superare nel 2016 il blocco dei contratti. Ecco come saranno i miei tagli”.
Il Fatto Quotidiano analizza il Pd “Double Face”. “Nuove figuracce di Renzi e gufi.Genova, passerella elettorale del premier: molte forze dell’ordine, niente cittadini. La Moretti promette di firmare la mozione M5S per tagliare lo stipendio di governatore, poi fa marcia indietro. Bersani e la minoranza Pd si auto-escludono dalla Commissione per non votare contro l’Italicum”.
“La sindaca Conti vera rottamatrice. Nel suo Comune, San Lazzaro (Bologna), blocca una mega-speculazione: piovono minacce e lei va dai Carabinieri. Poi, diversamente dal Pd e da altri amministratori, restituisce i 2mila euro di fondi elettorali alla coop Cpl: “Sono renziana, ma credo nella questione morale”.
Chiudiamo con il Giornale che fa un parallelo tra il Berlusconi, ora libero, e Renzi “prigioniero della sinistra che lo tiene sotto scacco sulla legge elettorale”.
