Ucraina: le misteriose morti dei dissidenti

Pubblicato il 18 Aprile 2015 alle 13:35 Autore: Redazione

Ucraina: strana serie di omicidi e suicidi di politici vicini all’ex presidente Yanukovich dalle parti di Kiev. Il sospetto è che si stia verificando una repressione violenta del dissenso.

Una strana serie di morti

Negli scorsi mesi almeno 8 funzionari dell’ex governo ucraino sono morti in circostanze poco chiare. Nella maggior parte dei casi si è parlato di suicidio. Tutto è cominciato il 29 gennaio quando Aleksey Kolesnik, ex governatore della regione di Kharkov, è stato ritrovato morto, con un cappio al collo.

A febbraio si sono verificati ben 4 casi di morti misteriose: il 24 febbraio, Stanislav Melnik, ex deputato del Partito delle Regioni, è morto a causa di un colpo di pistola alla testa; il 25 febbraio è stato trovato impiccato Sergey Valter, ex sindaco di Melitopol, il giorno dopo stessa sorte è toccata anche all’ex vice-direttore della polizia della città Aleksandr Bodyuga.

Il 26 febbraio sembra essersi suicidato anche l’ex governatore della regione della Zaporizzia, così come sembra che, il 28 febbraio, Mikhail Chechetov, ex deputato del Partito delle Regioni, si sia gettato dalla finestra del suo appartamento. Il 14 marzo è caduto dalla finestra del suo appartamento anche il pubblico ministero Sergey Melnichuk.

ucraina Kalashnikov

Gli ultimi della serie

Mercoledì sera, alla strana serie di morti si è aggiunta quella del 52enne ex deputato del Partito delle Regioni e attuale membro dell’opposizione Oleg Kalashnikov, ucciso nel suo appartamento. Nel comunicato rilasciato dal ministero dell’Interno si afferma che Kalashnikov è morto “a causa di un colpo di pistola”.

Il movente principale dell’omicidio, secondo il magistrato titolare delle indagini Anton Gerashenko, dovrebbe essere la sua “attività politica legata alla partecipazione, all’organizzazione e al finanziamento di eventi anti-Maidan”. Kalashnikov, ultimamente, aveva ricevuto delle minacce in seguito a delle dichiarazioni sui festeggiamenti del 70esimo anniversario della vittoria sovietica nella “guerra patriottica”, ovvero il secondo conflitto mondiale.

Dalla serie di strane morti non sono esclusi neanche i giornalisti: giovedì è morto in un agguato Oles Buzina, noto per aver criticato le autorità di Kiev, ancora prima, lunedì, era stato ucciso anche un altro giornalista di nome Sergey Subkhov.

L'autore: Redazione

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