Cosimo Mele: il passato non si dimentica e lui getta la spugna da candidato sindaco di Carovigno

Pubblicato il 20 Aprile 2015 alle 10:28 Autore: Giuseppe Spadaro

Cosimo Mele è l’ex deputato salito qualche tempo fa agli onori della cronaca per un festino condito da escort e coca.

Originario di Carovigno (provincia di Brindisi) di cui è stato sindaco sino a meno di due anni fa era pronto alla ricandidatura con il sostegno della rappresentanza locale del Pd. Sino a quanto non è intervenuto il segretario regionale del Pd e candidato presidente del centrosinistra in Puglia Michele Emiliano che ha chiesto ai democratici di Carovigno di ripensarsi con un’implicita minaccia di commissariare il locale circolo.

Pronti via: il Pd ci ripensa. E dopo altre due settimane di riflessione è lo stesso candidato a ripensarci. Sino a comunicare, in un’intervista al Fatto Quotidiano, il ritiro.

 cosimo mele carovigno

J’accuse di Cosimo Mele

“Mi faccio da parte. Gli eletti che rubano e fanno le peggio cose sono tollerati e riveriti, quelli che commettono errori nella vita privata sono marchiati a vita, perché nulla gli si perdona”. I toni lasciano intendere un certo risentimento da parte dell’ex deputato Udc e sindaco di Carovigno costretto a lasciare dopo 18 mesi dall’inizio del suo mandato e problemi interni alla maggioranza.

“Non l’ho deciso per fare un regalo al Pd. Sono anzi convinto che si possa governare meglio insieme, perché le persone con cui sono a stretto contatto sono capaci, degne e sicuramente all’altezza della situazione”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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