Pd, circolo Ercolano nel caos: cancellate le primarie

Pubblicato il 21 Aprile 2015 alle 16:15 Autore: Massimo Borrelli
pd ercolano

E’ ancora caos nel circolo del Partito democratico di Ercolano, alla ricerca disperata del candidato sindaco alle amministrative del 31 maggio. Con il commissariamento del partito locale, deciso dalla segreteria provinciale del Pd metropolitano di Napoli, sono saltate anche le primarie previste per domenica prossima tra il segretario cittadino Antonio Liberti, il candidato indicato dal partito nazionale Ciro Buonajuto e il consigliere comunale Gennaro Sulipano. Le primarie erano state indicate dal segretario provinciale Venanzio Carpentieri quale possibile soluzione politica della situazione di impasse determinata dal contrasto tra il partito locale, quasi tutto a favore della candidatura del segretario cittadino Antonio Liberti, e l’indicazione arrivata da Roma di candidare Ciro Buonajuto. Contrasto che era culminato nell’occupazione della sezione del Pd di Ercolano da parte di alcuni militanti con il segretario cittadino Liberti.

Ercolano, Armato: “Non c’erano le condizioni”

Sabato scorso il partito provinciale ha deciso per il commissariamento, indicando Teresa Armato quale commissario del circolo. Armato, che ha incontrato in questi giorni le diverse anime del Pd ercolanese, in accordo con la segreteria provinciale e regionale ha cancellato le primarie in quanto, spiega, “non c’erano le condizioni per svolgerle”. Il commissariamento “in quanto tale interrompe le attività ordinarie”, aggiunge. Liberti intanto ha annunciato ricorso contro il commissariamento “perché – dichiara – riteniamo il provvedimento illegittimo”.

L'autore: Massimo Borrelli

Nato a Salerno, laureato in Giurisprudenza, ho frequentato il Master in Diritto delle Telecomunicazioni a Madrid. Da sempre appassionato di Politica e Web, sono riuscito a conciliare queste due passioni dedicando il mio tempo libero al Termometro Politico, testata online indipendente e senza bandiere. Seguilo su Twitter @borrellimassimo e su G+ Massimo Borrelli
Tutti gli articoli di Massimo Borrelli →