Giachetti stronca Letta: “E’ rimasto attaccato alla campanella consegnata a Renzi”

Pubblicato il 23 Aprile 2015 alle 13:36 Autore: Antonio Atte
Comunali Roma, Roberto Giachetti, candidato sindaco, Pd, il vicepresidente della Camera con una mano nei pressi del mento

Il ritrovato attivismo letterario, televisivo e radiofonico di Enrico Letta – che domenica scorsa da Fazio ha rotto un silenzio che durava un anno per presentare il suo libro “Andare insieme, andare lontano” edito da Mondadori – non piace a Roberto Giachetti, il renzianissimo vice presidente della Camera.

Nel “faccia a faccia” con Minoli su Radio24, ieri Letta ha affermato di essersi sentito a disagio in quanto “presidente non eletto”, nonostante non ci fossero alternative alla larghe intese. La replica di Giachetti alle affermazioni dell’ex premier è arrivata oggi in un’intervista al Corriere della Sera. “Questo disagio proprio non si è avvertito mentre era presidente del Consiglio. Anzi, quando ha dovuto passare le consegne a Renzi sembrava piuttosto affezionato a ciò che stava lasciando”, è il commento al veleno di Giachetti. Secondo il deputato Pd, “Enrico è rimasto appeso a quella campanella riconsegnata”.

giuramento governo renzi

Giachetti: “Letta poteva risparmiarsi queste affermazioni”

L’invocazione di una maggioranza larga da parte di Letta “è un’enormità. Proprio lui, che ha creato con nomina governativa il Comitato dei saggi; lui che ha modificato l’articolo 138 della Costituzione; e sempre lui che ha preteso che il Pd bocciasse la mozione per il ritorno al Mattarellum che impegnava la Camera, poteva proprio risparmiarsele queste affermazioni, c’è un limite a tutto”, prosegue Giachetti.

Un eventuale voto dopo l’approvazione dell’Italicum per Letta rappresenterebbe “una sconfitta per tutti”, ma Giachetti assicura che “nella maggioranza non c’è proprio nessuna intenzione di andare a elezioni prima della scadenza naturale della legislatura”. Quindi, l’ultima stilettata: “Forse (Letta) dovrebbe piuttosto rivolgersi a quanti nel Pd sono in sintonia con lui nel criticare il governo”.

L'autore: Antonio Atte

Classe '90, stabiese, vive a Roma. Laureato al DAMS con 110 e lode, si sta specializzando in Informazione, editoria e giornalismo presso l'Università degli studi Roma Tre. E' appassionato di politica, cinema, letteratura e teatro. Mail: antonio.atte@termometropolitico.it. Su Twitter è @Antonio_Atte
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