Sondaggio Regionali Campania: duello De Luca-Caldoro, vola il M5S (7/05)

Pubblicato il 7 Maggio 2015 alle 14:44 Autore: Umberto Zimarri

Sondaggio Regionali Campania (Ipr- per il Mattino): De Luca e Caldoro sono appaiati, ma il vero boom è del M5S che sarebbe il primo partito. 

L’Ipr-Marketing con un analisi realizzata per il quotidiano di Napoli, Il Mattino, mostra un quadro particolarmente equilibrato in Campania, in vista delle prossime elezioni regionali. L’ex governatore Caldoro e l’ex sindaco di Salerno, De Luca, sarebbero praticamente appaiati al 37%. Questo dato smonta totalmente le precedenti rilevazioni. Il 13 marzo scorso Caldoro era avanti di tre punti su De Luca (41% vs 38%).

La maggiore sorpresa dell’analisi elettorale è il grande risultato di Valeria Ciarambino, candidata pentastellata, che raccoglierebbe il 22% dei consensi, in aumento addirittura dell’8% rispetto alle rilevazioni di Marzo. Sicuramente non positivo appare il risultato della lista Sinistra al Lavoro guidata da Salvatore Vozza che resta stabile a 3,5%. Marco Esposito con la lista Mo è attestato allo 0,5%.

ipr

 

Intenzioni di Voto per Singoli Partiti

Il Movimento Cinque Stelle, in coerenza con quanto scritto precedentemente, è con il 23% il primo partito in Campania. Il Pd è staccato di tre punti e si ferma al 20%, praticamente appaiato con una Forza Italia molto al di sopra della media nazionale che raggiunge il 19,5% dei consensi. Il Nuovo Centro Destra è al 5,0, seguito da Fratelli d’Italia-AN al 4,0%. Male Sel che non si presenta con il suo simbolo ma con la lista Sinistra al Lavoro che ottiene un misero 2,5%.  L’UDC che sostiene De Luca è al 2,0%, il Centro Democratico è all’1,5%,  mentre l’IDV, presente sempre nella stessa coalizione, è al 1,0% con lo stesso risultato di PSI e Verdi.

Tra le liste locali spiccano i risultati di quelle legate ai candidati Presidenti:  “Caldoro Presidente” è stimata al 6%, “De Luca Presidente” al 5%.

Per comprendere ancor meglio il quadro c’è bisogno di tenere a mente alcuni fattori. Prima di tutto si deve considerare l’alto livello di astensione che appare in calo rispetto a Marzo, ma è stabilito intorno al 47%. Le persone che si dichiarano indecise sono invece circa 3 su 10. Per Antonio Noto: ” Il bacino di indecisi che abbiamo visto è fatto da persone che diranno la loro scelta solo negli ultimi due giorni. Insomma, gli elettori credono poco ai programmi ma molto alla capacità della persona nel risolvere i problemi. Conta la leadership. Conta essere, nell’immaginario collettivo, la persona giusta al momento giusto. Ecco perché un elettore che non è fedele a una coalizione può essere attratto da variabili emotive”. Secondo il sondaggista, inoltre, gli indecisi si rivolgeranno alle due coalizioni “tradizionali” e non al M5S, poiché gli elettori del Movimento sono molto più diretti e mobilitati.

La seconda considerazione riguarda la delicata situazione di De Luca. Quasi 7 elettori su 10, non sono a conoscenza dell’eventuale sospensione per la Legge Severino, in caso di elezione. Il 68%, però, non ritiene questa incredibile vicenda importante per la scelta al voto, “non incide sulla possibilità di votarlo come presidente”. Bocciatura senza appelli da parte degli elettori campani del Pd, invece, per l’alleanza tra De Mita e De Luca.

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