Angelo Pezzana (Radicali) “Non voglio rinunciare al mio vitalizio”

Pubblicato il 22 Maggio 2015 alle 09:56 Autore: Giulia Angeletti

Angelo Pezzana è un ex deputato dei Radicali che nel lontano 1979 passò ben sette giorni alla Camera, guadagnando da questa esperienza – perchè al tempo così prevedeva la legge – un vitalizio mensile di 2.163 euro.

Ieri Giuseppe Cruciani e David Parenzo hanno avuto il piacere di intervistarlo durante il loro programma in onda su Radio 24, la Zanzara: “Non ho fatto e non faccio l’eroe. Non mi vergogno del vitalizio. La legge me lo consente, la legge era quella. Cosa dovevo fare? Dire di no mentre tutti dicevano di sì?”, risponde l’ex onorevole alle ironiche domande dei due giornalisti. Ma lui insiste sulla stessa linea, sostenendo che “Il vitalizio è un privilegio per legge. Ho seguito la legge e non ho niente da rimproverarmi. Tutto qui”.

Pezzana al tempo versò 60 mila euro e, fino ad oggi, ne ha ricevuti ben 650 mila. “Ma le servono questi soldi?” continuano sarcastici Cruciani e Parenzo, e a quel punto lui si stizzisce: “Non rispondo e non vi permetto di fare queste domande. Non ho voglia di lustrarmi le medaglie. Per me parla la vita che ho fatto. Non posso cambiare io le cose. Se domani li aboliscono, evviva. Ma non ho fatto e non faccio nessun gesto eroico “. Quando invece gli chiedono se rinuncerebbe a questo lauto stipendio, guadagnato senza nessuno sforzo, Pezzana risponde “Non voglio rinunciare. Non ci penso proprio, nel modo più assoluto. E’ un mio diritto, ho osservato la legge”. “Non mi vergogno – dice ancora – ho usufruito di una legge dello Stato come quelli che hanno lavorato tre, quattro anni e poi sono andati in pensione. Ho versato dei soldi e non mi sento in debito con nessuno. Mi guardo al mattino allo specchio e non mi rimprovero nulla “.

angelo pezzana vitalizio

Infine arriva la stoccata sulle pensioni, un riferimento a un tema bollente con cui i giornalisti cercano di toccare la sensibilità dell’ex deputato: “Con una sola settimana alla Camera ha guadagnato più di 600 mila euro, mentre ci sono pensionati alla fame. Non si vergogna?”, chiedono espliciti, per poi sentirsi dire “E il giorno che io non prendo più il mio vitalizio questi aumentano la pensione? Non credo proprio. In Italia le leggi sono queste“.

L'autore: Giulia Angeletti

Giornalista pubblicista classe 1989, laureata in Scienze Politiche, "masterizzata" presso la Business School del Sole 24 Ore, attualmente è addetta stampa e redattrice per Termometro Politico. Affascinata dal mestiere più bello del mondo e frustrata dalla difficoltà di intraprendere più seriamente questa professione, pianifica numerosi "piani B" per poter sbarcare il lunario nel settore della comunicazione. Ama informarsi e leggere, odia avere poco tempo per farlo. Su Twitter è @GiuliaAngelett3
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