Regionali Campania, De Luca: “Renzi ha detto che chi vince governa”

Pubblicato il 28 Maggio 2015 alle 10:46 Autore: Antonio Atte
Vincenzo De Luca legge Severino

Le indiscrezioni sono state confermate: la Cassazione ha infatti deciso che spetta al giudice ordinario e non al Tar la vigilanza sulla legge Severino in materia di incandidabilità ed eleggibilità. La motivazione della sentenza è stata depositata oggi.

Il verdetto delle sezioni unite della Suprema Corte si articola in 22 pagine e, rispondendo al ricorso presentato dal Movimento in difesa dei cittadini rappresentato dall’avvocato Gianluigi Pellegrino contro il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, “dichiara la giurisdizione del giudice ordinario” e “previa riassunzione nei termini di legge” “rimette le parti” innanzi al giudice ordinario.

Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che proprio come Vincenzo De Luca è stato condannato in primo grado per abuso d’ufficio, dichiarato decaduto dal prefetto e rimesso in pista proprio dai giudici amministrativi, ha detto che andrà avanti per la sua strada: “Aspetto il giudizio della Consulta e sono convinto che la magistratura ordinaria terrà conto del parere che la Corte costituzionale dovrà esprimere”.

Ad ogni modo, la legge Severino – grande protagonista di questa campagna elettorale – pare non togliere il sonno al candidato del centrosinistra per le regionali campane, Vincenzo De Luca, il quale, mettendo le mani avanti ha affermato: “Renzi ha chiaramente definito la Severino un problema superabile, confermando che chi viene scelto dai cittadini, con un voto democratico, potrà tranquillamente governare”. “Il problema della Severino è superato perchè la legge non è applicabile per chi viene eletto per la prima volta. Quindi non verrò sospeso”.

L’ex sindaco di Salerno ha poi corretto il tiro sottolineando la neutralità del premier circa la questione. Il presidente del Consiglio, dal canto suo non ha alcune intenzione di mettere mano alla legge Severino. Con eventuali ritocchi alla legge, il suo governo finirebbe dritto nelle fauci del Movimento Cinque stelle e di tutti coloro che attendono un passo falso dell’esecutivo in materia di giustizia.

Intervistato oggi da Corriere della Sera e La Repubblica, però, De Luca ha ribadito: “Io ho la vaga sensazione che dal primo giugno quell’articolo della Severino non esisterà più”. “Quella legge – sottolinea De Luca – lede il principio costituzionale che vuole i cittadini tutti uguali di fronte alla legge. Per dirla banalmente: se io ora fossi un parlamentare, non esisterebbe alcun problema all’orizzonte; e così, anche se fossi un non eletto, ad esempio un viceministro. D’altro canto”, anche “Cantone aveva detto a proposito della Severino: ‘Ci sono meccanismi da registrare, forse ha bisogno di un tagliando’”.

vincenzo de luca cassazione

Comunque, per l’ex sindaco di Salerno “una volta che i campani avranno scelto, il problema non si porrà più”. “E chi vince – continua De Luca – lo decidono i cittadini campani sulla base di un voto democratico. Tutto molto semplice. Dunque il mio appello è a non distrarsi, a mantenersi sui problemi dei cittadini. Per il resto, keep calm”. “Prima di un eventuale stop – assicura poi il candidato – avrei comunque il tempo di nominare la giunta e un vicepresidente”. Tempi che, se fossero confermate le indiscrezioni sulla sentenza della Consulta, rischierebbero di dilatarsi non poco: un’eventuale estromissione del Tar dalla questione, infatti, darebbe il via a un iter giudiziario nei tribunali ordinari.

Caldoro: “Vicenda De Luca apre un vulnus”

Il principale sfidante di De Luca, il governatore uscente Stefano Caldoro, a proposito delle indiscrezioni della Cassazione aveva commentato su La Stampa: “In me non c’è alcuna allegria o soddisfazione per questa vicenda. Anzi sono triste e deluso perché abbiamo fatto tanto per dare alla Campania un’immagine diversa in termini di legalità e di conti in ordine nella sanità”. “La vicenda De Luca apre un vulnus enorme: se vincesse, ci sarebbe il caos istituzionale. È un caso unico al mondo, è brutto esempio – dice Caldoro – soprattutto in una Regione come la Campania. Che esempio diamo al cittadino al quale chiediamo tutti i giorni il rispetto della legge?”.

L'autore: Antonio Atte

Classe '90, stabiese, vive a Roma. Laureato al DAMS con 110 e lode, si sta specializzando in Informazione, editoria e giornalismo presso l'Università degli studi Roma Tre. E' appassionato di politica, cinema, letteratura e teatro. Mail: antonio.atte@termometropolitico.it. Su Twitter è @Antonio_Atte
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