Bielorussia: la Russia sta per invaderla?

Pubblicato il 29 Maggio 2015 alle 13:31 Autore: Guglielmo Sano

Bielorussia: dalle parti di Minsk qualcuno comincia ad avere paura di fare la fine della Crimea. Tutto è partito da uno “strano” articolo su un sito russo.

Alleanze in Europa

Il Presidente Alexander Lukaschenko lo ripete da circa 21 anni: i popoli di Russia e Bielorussia “sono fratelli”. Eppure, come riporta il Guardian, lo stesso Lukashenko ultimamente ha sguinzagliato i propri diplomatici alla ricerca di alleanze in Europa ma anche negli Usa.

Nel mese di aprile, sempre il presidente, aveva sollevato il problema del vertiginoso aumento di Ong pro-russe nel paese, annunciando di voler prendere delle contromisure. Inoltre, un centro di studi strategici vicino al governo ha creato un blog di monitoraggio su certe élite russe che si pensa abbiano intenzione di destabilizzare la Bielorussia.

Come la Crimea

È evidente che il timore del governo di Minsk è di vedersi strappare dei territori dalla Russia: in questo senso l’annessione della Crimea è un pericoloso precedente. Tutto è partito da un articolo recentemente apparso sul sito dell’agenzia di stampa Sputnik: in esso si poteva trovare scritto che 3 delle 6 regioni che compongono la Bielorussia sono state un dono dell’Urss. Lo stesso argomento è stato utilizzato per giustificare l’intervento russo in Crimea.

bielorussia

Poco tempo dopo un colonnista del giornale online russo Vzglyad avvertiva Lukashenko della possibilità di veder scomparire l’intera Bielorussia se, in autunno, non avesse indetto un referendum sull’adesione alla Federazione di Mosca.

La prossima aggressione

Lukaschenko, che ha ospitato i colloqui di pace sull’Ucraina nel tentativo di rinnovare la sua immagine di “ultimo dittatore d’Europa”, con le sue dichiarazioni ha sempre offerto sostegno a Poroschenko e criticato i separatisti filorussi che vorrebbero rendersi indipendenti da Kiev. Tuttavia, non risulta che abbia mai criticato Putin pubblicamente.

Invece, Alexander Milinkevich, capo del maggiore partito di opposizione bielorusso (Movimento per la Libertà), Putin lo nomina spesso: “vuole riesumare l’Unione Sovietica – per questo motivo – non appena la Bielorussia mostrerà il desiderio di aprirsi all’Europa, la Russia diventerà aggressiva”.

Piuttosto che agire militarmente, Mosca potrebbe minacciare l’economia bielorussa: d’altronde, la tecnica è già collaudata. Già nei primi anni 2000, dopo uno “sbandamento” di Lukaschenko, il Cremlino sospese il trasporto di gas verso Minsk, nel 2010 e nel 2011 vennero annullati gli sconti sul carburante (Putin minacciò di farlo di nuovo nel 2013). Nel 2014 venne tagliata la maggior parte delle esportazioni alimentari (4,5 miliardi di dollari) verso la Bielorussia.

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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