Guerra civile Ucraina: filorussi confermano il referendum di domenica

Pubblicato il 8 Maggio 2014 alle 15:24 Autore: Guglielmo Sano

In Ucraina, nelle regioni russofone orientali, si continua a combattere: l’operazione anti-terrorismo condotta dalle forze del governo di Kiev si sta concentrando in particolare su Slovyansk, dove sono state usate armi pesanti ed elicotteri; “i combattimenti sono cominciati all’alba e sono ancora in corso – ha dichiarato un portavoce dei miliziani riferendosi alla battaglia ingaggiata per il controllo di una torre per le trasmissioni televisive – siamo sotto il fuoco di ogni tipo di armi. Uno dei nostri posti di blocco a Andriyivka (un villaggio alla periferia di Slovyansk) è appena stato attaccato e molto probabilmente alcune persone sono rimaste ferite, ci sono stati problemi con la loro evacuazione “

La notizia più importante di oggi è il rifiuto, da parte dei filorussi, di rinviare il referendum, previsto per l’11 Maggio, che presumibilmente confermerà l’autonomia delle regioni sudorientali dell’Ucraina, più o meno sul modello della Crimea – ieri Putin aveva chiesto ai sostenitori della federalizzazione dell’Ucraina di rinviare la tornata elettorale in modo da favorire il dialogo innanzitutto inter-ucraino; per dare il “buon esempio”, sempre ieri, Mosca aveva annunciato il ritiro delle sue truppe dal confine con il territorio di Kiev, prontamente smentito dai vertici della NATO.

ucraina referendum

Anche se i miliziani decidessero di rinviare il referendum, il capo dello Stato ucraino Turchynov d’accordo col premier Yatseniuk, ha comunque assicurato che non verrà interrotta l’offensiva contro l’insurrezione e in nessun modo si intavoleranno trattative con i “ribelli”: “siamo pronti a discutere con i rappresentanti delle amministrazioni locali, con gli attivisti pubblici e gli imprenditori delle regioni di Donetsk e Lugansk, ma gli Stati civilizzati normalmente non parlano con criminali armati con mani sporche di sangue” – da parte sua, la Russia, non riconoscerà la legittimità delle elezioni del 25 Maggio se non verrà fermata la repressione punitiva ai danni dei filorussi e se non verrà scelta la via del dialogo nazionale.

Il governo tedesco ha definito “costruttiva” la posizione di Putin, aprendo uno spiraglio diplomatico in vista di una, a dire il vero sempre più lontana, Ginevra2 sulla questione ucraina. Le dichiarazioni di un portavoce di Lady Ashton, capo della politica estera UE, invece – i referendum proposti dai separatisti “non hanno nessuna legittimità democratica” e possono solo “peggiorare la situazione”, per cui “non si devono tenere né l’11 Maggio né mai” – hanno nuovamente acuito la tensione tra Russia e Occidente.

Guglielmo Sano

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
Tutti gli articoli di Guglielmo Sano →