Grillo a Napoli: “Da napoletano anche io avrei fischiato l’inno”

Pubblicato il 9 Maggio 2014 alle 10:35 Autore: Alessandra Scolaro

“Se fossi stato napoletano anche io avrei fischiato l’inno sabato sera”. Con queste parole Beppe Grillo durante un comizio a Napoli torna sulle violenze legate alla finale di Coppa Italia. “Fratelli d’Italia, fratelli di chi? Di quelli che vi hanno portato i rifiuti tossici?”.

Il leader del Movimento 5 Stelle parla al Rione Sanità: uno dei quartieri storici della città di Napoli, caratterizzato da un forte tasso di disoccupazione e illegalità, dalle costruzioni barocche e dalle catacombe ellenistiche e paleocristiane. Ma la Sanità è anche il quartiere degli ultras e di uno in particolare: Genny ‘a carogna. Sulla vicenda che ha visto coinvolto il tifoso partenopeo Gennaro De Tommaso, Grillo ha dichiarato: “Non posso credere che Genny ‘a carogna sia il responsabile di tutti i mali del mondo. Ci dobbiamo stupire della polizia che dice ‘scusi signor carogna possiamo giocare?’ o del presidente della Repubblica che riceve un condannato in via definitiva la Quirinale?”.

grillo a napoli, da napoletano avrei fischiato inno italia

Il leader M5S denuncia poi lo Stato che a Napoli si manifesta “con un poliziotto antisommossa o con una lettera nella buca della posta”, e agli abitanti del capoluogo campano dice: “Lo Stato italiano qui non lo avete mai visto e vi ha fatto solo cattiverie”. Grillo, durante il comizio, tocca anche il tema degli arresti sul presunto giro di tangenti per l’Expo di Milano. “Oggi ne hanno arrestati otto per l’Expo a Milano non ha Napoli. Vuoi vedere che la colpa era di Genny ‘a carogna che architettava tutto?”. E ai cittadini partenopei promette: “Andremo avanti così, non con la violenza, ma a colpi di magistratura”.

E Grillo, come previsto, non risparmia il premier Renzi. “A Renzi non mi va neanche più di prenderlo in giro. Fa le stesse cose di Monti e di Letta”. Sulla legge elettorale ha poi dichiarato: “Se applicheranno l’Italicum per tenerci fuori vinceremo noi. Lo faremo con la loro legge”.

Attacco anche a Bruxelles. “Andremo in Europa e stracceremo gentilmente il fiscal compact davanti alla Merkel. Il fiscal compact ci ha costretto a svendere i beni culturali e le nostre aziende”. Il comico genovese torna poi sulla questione euro, promettendo che dopo le elezioni europee del 25 maggio “sarà proposto un referendum per far decidere alla gente se uscire dall’euro”.

“Io l’inno non lo fischierei mai, perché rappresenta il mio Paese”. Con queste parole il premier Matteo Renzi, durante il programma Anno Uno su La7, ha commentato le dichiarazioni di Grillo a Napoli.

Alessandra Scolaro

L'autore: Alessandra Scolaro