Riforma della scuola, governo battuto su parere di costituzionalità

Pubblicato il 9 Giugno 2015 alle 18:18 Autore: Giulia Angeletti
riforma della scuola mario mauro popolari per l'italia in primo piano

Il governo stava quasi per ottenere un nuovo successo sul parere di costituzionalità alla riforma della scuola tanto voluta dal premier Matteo Renzi, ma alla fine con 10 voti favorevoli e 10 contrari in commissione Affari Costituzionali la squadra di Palazzo Chigi è stata battuta dal “voto determinante” di Mario Mauro, senatore di Gal che proprio nei giorni scorsi aveva annunciato la sua uscita dalla maggioranza dei Popolari per l’Italia (dei fuoriusciti da Scelta Civica che comunque riescono ad avere qualche peso sia alla Camera che al Senato).

Ad aver votato “sì” anche Anna Finocchiaro che per prassi, in quanto presidente della commissione, non dovrebbe votare.  Presente anche un altro senatore di Gal, Giovanni Mauro, eletto con Grande Sud, quando in teoria ogni gruppo dovrebbe avere un solo rappresentante in commissione. Presenti tutti i senatori del Partito democratico. Assenti al momento del voto invece alcuni senatori di Ncd come Gaetano Quagliarello, Andrea Augello e Salvatore Torrisi.

mario mauro popolari per l'italia in primo piano che parla al microfono

E le opposizioni gioiscono

“Da un punto di vista costituzionale la riforma della buona scuola è scritta male, pertanto fermiamoci tutti a riflettere e riscriviamola meglio”, questa la dichiarazione di Mauro all’uscita dal voto. Ad esultare, chiaramente, sono le opposizioni, con Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto-Sel che si è rallegrata commentando: “La prima battuta d’arresto per una riforma che non piace a nessuno dei soggetti coinvolti ma che Renzi vuole imporre a tutti i costi. E’ ora che il governo si decida a discutere le sue scelte e a correggere i suoi errori in un democratico confronto con il parlamento. Noi continueremo la nostra battaglia per battere questa riforma pessima e dannosa per tutti”. Felice anche il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta: “Il governo è andato sotto sulla pregiudiziale sul ddl Scuola. Per il governo è l’inizio della fine. Avevamo detto a Renzi che sarebbe stato un Vietnam e lui ha ironizzato. Adesso il Vietnam lo sta vivendo. Benvenuto ed auguri”.

La replica del Partito democratico ha invece la voce della senatrice Doris Lo Moro: “Il Pd era rappresentato in commissione da tutti i suoi componenti che si sono espressi in maniera positiva sul parere da esprimere. E’ evidente che mancavano rappresentanti delle altre forze politiche di maggioranza. Si tratta a nostro parere, comunque, di un infortunio che non pregiudica in alcun modo il percorso della riforma della scuola a Palazzo Madama“.

L'autore: Giulia Angeletti

Giornalista pubblicista classe 1989, laureata in Scienze Politiche, "masterizzata" presso la Business School del Sole 24 Ore, attualmente è addetta stampa e redattrice per Termometro Politico. Affascinata dal mestiere più bello del mondo e frustrata dalla difficoltà di intraprendere più seriamente questa professione, pianifica numerosi "piani B" per poter sbarcare il lunario nel settore della comunicazione. Ama informarsi e leggere, odia avere poco tempo per farlo. Su Twitter è @GiuliaAngelett3
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