Rassegna stampa: prime pagine 6 luglio 2015

Pubblicato il 6 Luglio 2015 alle 09:40 Autore: Andrea Turco

Prime pagine lunedì 6 luglio 2015. Tutti i giornali aprono con gli esiti del referendum greco. A vincere è stato il no al piano dei creditori. Trionfa Tsipras e perde Merkel. Ma il futuro è pieno di incognite.

“La notte di Atene forse sarà ricordata come l’inizio della disgregazione europea” scrive Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera. Per La Stampa l’uscita della Grecia dall’euro è ormai un dato di fatto, l’Europa invece “deve salvare se stessa dalle macerie della vicenda ellenica”. “Il significato storico generale di questo referendum – scrive Giulio Sapelli sul Messaggero – è che non si può governare a lungo contro la volontà dei popoli”. Per Il Tempo quello di ieri è stato soltanto “il primo round” ora bisogna tornare a trattare ben sapendo che “un accordo perfetto è quello da cui ognuno esce un po’ insoddisfatto”. Il Giornale sentenzia: “Vince la Grecia, perde la Merkel. Europa in bilico, Renzi umiliato”.

“La misura straor­di­na­ria dell’esito elet­to­rale — i No supe­rano lar­ga­mente i Sì — con­se­gna all’Europa, alle sue opi­nioni pub­bli­che, ai lea­der poli­tici dei paesi, un mes­sag­gio forte e chiaro: l’austerità ci ha distrutto, vogliamo cam­biare pagina e archi­viare la sua furia devastante.” scrive il Manifesto. Il Sole 24 Ore chiede all’Europa di “evitare il suicidio collettivo”. E in Italia? “Il premier italiano prova a giocare un ruolo in Europa e a proporre una via non banalmente euroscettica” spiega Stefano Folli su Repubblica.

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L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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