Italia-Spagna, è pareggio!

Pubblicato il 3 Marzo 2012 alle 19:48 Autore: Matteo Patané
italia-spagna

La giornata di venerdì 2 marzo 2012 ha le carte in regola per essere ricordata come una data simbolo della crisi economica mondiale, almeno per quanto riguarda il nostro Paese.
Il mercato, per la prima volta da quando la crisi si è trasferita ai debiti sovrani, ha ritenuto l’Italia un Paese di pari affidabilità rispetto alla Spagna.

Spread italiano e spagnolo (2011-2012)

 

Differenziale tra lo spread italiano e quello spagnolo (2011-2012)

Il primo grafico mostra l’andamento dello spread di Spagna e Italia nel 2011 ed in questo primo scorcio di 2012, mentre il secondo si focalizza sulla differenza tra i due dati, evidenziando il differenziale di fiducia goduta dai titoli decennali dei due Paesi sui mercati finanziari.
Come si vede, l’Italia partiva ad inizio anno con un credito di fiducia piuttosto consistente rispetto agli iberici, credito che con alti e bassi è perdurato fino al mese di luglio. In quel periodo si parlava sempre crisi finanziaria, di esposizione delle banche e di ripercussioni sull’economia reale, ma le entità statali – salvo la Grecia e marginalmente Irlanda e Portogallo – non erano ancora state direttamente coinvolte come attori protagonisti della crisi. I migliori dati italiani in termini tanto di produzione e solidità industriale quanto di occupazione, nonché di esposizione dei principali istituti di credito, erano quindi garanzia della migliore predisposizione del nostro Paese a fronteggiare la crisi, a patto di avere una politica in grado di mettere in atto le contromisure necessarie per combattere la progressiva corrosione dell’economia reale via via che la spirale del debito si avvitava su sé stessa.
Il mese di luglio ha segnato un vero punto di svolta nel rapporto tenuto dai mercati finanziari con i due paesi; le vicende politiche italiane di quei mesi sono ben note, la famosa manovra in appena quattro giorni, la sottovalutazione della portata della crisi ed i frenetici correttivi che si sono succeduti durante l’estate. In quel frangente l’Italia ha perso tutto il vantaggio di credibilità accumulato sulla Spagna, arrivando ad avere il 5 agosto un differenziale negativo rispetto agli iberici, cosa che non accadeva dal 21 aprile 2010, un tempo finanziariamente lontanissimo in cui lo spread era saldamente sotto i 100 punti base. Dopo un breve controsorpasso, il 22 agosto 2011 la Spagna nuovamente superava l’Italia per iniziare un lungo periodo di maggior credito nelle preferenze dei mercati che solo oggi può considerarsi concluso.

(per continuare la lettura cliccare su “2”)

L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
Tutti gli articoli di Matteo Patané →