Matteo Renzi, discorso alla Knesset: “Chi boicotta Israele boicotta se stesso”

Pubblicato il 22 Luglio 2015 alle 12:50 Autore: Redazione
renzi che parla al parlamento israeliano

Tra le notizie di questi giorni, i quattro italiani rapiti in Libia e gli arresti di oggi dei due ragazzi affiliati all’Isis, la visita di Matteo Renzi in Israele è di cruciale importanza. Il Presidente del Consiglio italiano ha incontrato il premier Benjamin Netanyahu, poi i due sono intervenuti alla Knesset, il parlamento di Gerusalemme.

Tra le varie citazioni, il premier ha voluto ricordare e ringraziare il sacrificio di Enzo Sereni, il reduce della brigata ebraica Asher Dishon e l’attività del rabbino Toaff. Prima, la visita del fiorentino e della delegazione italiana al museo dell’Olocausto. “La Shoah è parte integrante della nostra identità di italiani ed europei. Abbiamo la responsabilità del ricordo e dell’impegno, giorno dopo giorno, contro l’antisemitismo, vera minaccia per la pace. Mai più! Mai più! Mai più!”. Così ha scritto in un messaggio nel libro delle testimonianze dello Yad Vashem.

“Chi boicotta Israele boicotta se stesso”

“Chi pensa di boicottare Israele non si rende conto di boicottare se stesso, di tradire il proprio futuro. Possiamo avere opinioni diverse, è accaduto e continuerà ad accadere. Ma l’Italia sarà sempre in prima linea nel forum europeo e internazionale contro ogni forma di boicottaggio sterile e stupido”. È il momento più saliente del discorso di Renzi alla Knesset. “Non sarà mai possibile nessun compromesso nei confronti del futuro di Israele”, anzi, “sarò franco e brutale: la vostra sicurezza è la nostra sicurezza” perché “condividiamo lo stesso destino”.

renzi con netanyahu

Renzi alla Knesset, tra Israele e Palestina

Il premier ha parlato anche del rapporto tra i due paesi limitrofi e della situazione critica in quella zona di terra: La pace sarà possibile solo con due stati e due popoli, e solo se sarà garantita piena sicurezza di tutti: il diritto dello Stato palestinese all’autodeterminazione e quello dello Stato ebraico alla propria sicurezza: lo dico qui e lo ripeterò a Betlemme incontrando il leader dell’Anp”, Abu Mazen.

“L’esistenza di Israele non è una concessione della comunità internazionale”

Citando la Bibbia, in particolare la Genesi, Renzi alla Knesset ha affermato: “Abbiamo bisogno che i figli di Abramo firmino una pace duratura. Voi non avete solo il diritto a esistere avete il dovere di esistere, di resistere, di tramandare”. Sullo stato di Israele ha continuato: “L’esistenza dello stato di Israele non è una gentile concessione della comunità internazionale dopo la Shoah. Israele esiste nonostante l’Olocausto e continuerà ad esistere. E se qualcuno continuerà a mettere in dubbio l’esistenza, voi avete il dovere di esistere e di resistere”.

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