Messico, Iguala: rinvenute oltre 60 fosse comuni

Pubblicato il 28 Luglio 2015 alle 14:30 Autore: Giacomo Morabito

Messico: la Procuraduría General de la República de México ha reso noto che sono state rinvenute almeno 60 fosse comuni con 129 cadaveri presso la città di Iguala de la Independencia. Tuttavia, il numero di cadaveri potrebbe essere ancora più alto perché l’informazione riguarda solo le investigazioni condotte da un’équipe speciale dedicata alla ricerca degli studenti scomparsi.

Messico: nuovo ritrovamento

Il ritrovamento è avvenuto durante l’indagine avviata sui 43 studenti messicani scomparsi dallo scorso 26 settembre. Alcuni giorni dopo la loro scomparsa, erano già stati rinvenuti 28 corpi in una fossa comune presso Pueblo Viejo, nella periferia di Iguala de la Independencia. Mentre la scorsa settimana sono state scoperte altre quattro fosse comuni a seguito delle testimonianze rilasciate da alcuni dei sospettati.

Gli studenti sarebbero stati assassinati da alcuni membri del cartello della droga Los Guerreros Unidos, che opera nello Stato di Guerrero. Nonostante si registri la presenza di un alto numero delle forze di sicurezza al suo interno, è considerato uno degli Stati più violenti del Messico.

messico iguala

Messico: indagini insoddisfacenti

Inoltre, lo scorso 7 giugno si sono svolte le elezioni per rinnovare le istituzioni dello Stato di Guerrero, registrando una partecipazione elettorale pari al 53,54%. Le elezioni hanno premiato i candidati del Partido Revolucionario Institucional (PRI) del Presidente messicano Enrique Peña Nieto, ormai contestato da mesi dai familiari delle vittime. Questi non intendono credere alla versione rilasciata dal governo ed esigono prove.

Anche la Procuraduría General de la República de México è stata da loro contestata poiché accusata di archiviare al più presto questo caso. La credibilità del Governo di Peña Nieto e delle indagini della Procuraduría General è stata già messa in discussione anche sul piano internazionale: infatti, lo scorso febbraio alcuni familiari delle vittime sono stati ascoltati dal Parlamento Europeo che, poi, ha sollecitato il Governo messicano a fare chiarezza e a non fermare le indagini fino a quando non si troveranno i corpi.