Giovani che vivono con i genitori: la mappa europea

Pubblicato il 22 Agosto 2015 alle 13:38 Autore: Gianni Balduzzi
giovani che vivono con i genitori, mappa dell'Europa

Giovani che vivono con i genitori: la mappa europea

Dove i giovani tra i 25 e i 34 anni vivono di più con i genitori?

Secondo Briliantmaps , che raccoglie le mappe più insolite e immaginifiche, spesso create da utenti di Reddit, è nel Sud e nell’Est dell’Europa che i giovani rimangono di più a casa con i genitori anche in età ormai adulta.

Come vediamo nella mappa sono gli slovacchi i più mammoni, per il 56,6% sono ancora a casa dei genitori anche dopo l’età universitaria, e si vede in particolar modo il contrasto con i cugini cechi, che segnano più di 20 punti in meno.

 

giovani che vivono con i genitori, mappa dell'Europa

I più indipendenti sono i danesi, solo l’1,8% vive con i genitori, ma anche gli altri Paesi scandinavi vedono percentuali intorno al 4%, bassissime, inferiori anche a quelle degli Stati Uniti (13,9%), della Francia (11,5%) e del Regno Unito (14,4%). E’ tutto il core dell’Europa, Germania e Benelux, a rimanere sotto il 20%, mentre la percentuale comincia ad aumentare andando verso Sud e verso Est.

Sono il 37,2% in Spagna i giovani che vivono con i genitori e un terzo anche in Lituania e Lettonia, arrivando a superare il 40% in Italia, Portogallo, Romania, Ungheria, fino ad essere maggioranza in Grecia, Bulgaria e, appunto, Slovacchia.

Giovani che vivono con i genitori, un mix di cause culturali ed economiche

E’ evidente come le cause siano sia economiche che culturali e che una spiegazione univoca non basti.

E’ sicuramente vero che i Paesi con redditi minori, che hanno sofferto maggiormente la crisi e con welfare molto limitati vedono percentuali più alte di questo fenomeno.

Si osservi, per esempio, la Grecia o i Paesi dell’Est, ma anche la differenza tra Irlanda e Inghilterra (qui evidentemente c’entra anche la cultura cattolica), così come nei Paesi Baltici sono meno i giovani che vivono con i genitori che in Italia, nonostante il nostro Paese sia molto più ricco.

Interviene pertanto l’elemento culturale, che anche in Paesi a reddito medio-alto influenza queste scelte, quindi l’idea più radicata di famiglia, di assistenza tra generazioni, la tradizione cattolica. A questo proposito si veda anche la differenza tra l’Austria, più cattolica, e la Svizzera, la Germania, e la Francia, più protestanti o secolarizzate.

Sarebbe certamente interessante anche guardare alle differenze regionali per esempio in Italia o Germania

L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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