Dove si lavora più ore? Le nostre infografiche

Pubblicato il 2 Settembre 2015 alle 12:40 Autore: Gianni Balduzzi
dove si lavora più ore, mappa dei Paesi analizzati, con colore di intensità crescente, per numero di ore lavorate

Dove si lavora più ore? Le nostre infografiche 

In quali Paesi si lavora per più ore?

In tempi di globalizzazione, crisi economica diseguale e disoccupazione questo tema è stato più volte oggetto del dibattito pubblico e ciò che è stato messo in evidenza è come in alcuni Paesi, considerati inefficienti e “pigri”, invece si lavori più ore settimanali che in Germania. Ad esempio in Grecia.

In realtà il maggior numero di ore lavorate è uno dei segnali di un’economia a minore valore aggiunto in cui, producendosi beni o servizi meno produttivi, servono più ore di lavoro per produrre la stessa ricchezza.

Dove si lavora più ore? In Messico e in Costa Rica

Nella prima infografica in  istogrammi e anche in quella sotto forma di mappa si evince che sono in effetti i Paesi a reddito inferiore quelli in cui si lavora di più, con il Messico in testa con 2228 ore di lavoro all’anno seguito dal Costa Rica con 2216, e poi dalla Grecia, appunto, con 2042. A seguire ci sono poi alcuni Paesi dell’Est, come Russia, Polonia e Lettonia.

Tra quelli in cui invece i lavoratori possono godere di più tempo libero, i Paesi del Centro e Nordeuropa, in Germania si lavora solo 1371 ore, quasi 1000 in meno del Messico. E poi i Paesi Bassi con 1425 e la Norvegia con 1427.

Molti fattori influiscono: la maggiore presenza sindacale, oggi ma soprattutto in passato, rispetto per esempio a Paesi asiatici (ma in Giappone si lavora comunque come in Italia, non di più come normalmente si pensa), l’alta presenza di part time e minijobs, e soprattutto la maggiore e crescente produttività del lavoro, il maggiore contenuto di valore aggiunto, dato da prodotti e servizi più tecnologicamente avanzati che richiedono una quantità di lavoro minore rispetto alla manifattura tradizionale.

E’ interessante osservare la dinamica nel tempo delle ore lavorate, che sono diminuite in modo costante fino al 2008-2009 circa, per poi rimanere più o meno stabili negli anni successivi di crisi, quando molti processi che sembravano immutabili sono finiti, vi è stata una perdita di potere dei sindacati, e si è cercato di contrastare la crisi economica lavorando di più.

Vedremo se nei prossimi anni il lavoro cambierà ancora e come, se vi sarà una inversione di tendenza anche nelle ore di lavoro, o con la ripresa economica il trend di discesa delle ore lavorate riapparirà, specie nei Paesi periferici ed extraeuropei

 

L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
Tutti gli articoli di Gianni Balduzzi →