Sondaggio SWG: più di 1 italiano su 2 teme la Terza Guerra Mondiale (04/09)

Pubblicato il 4 Settembre 2015 alle 08:52 Autore: Piotr Zygulski
Sondaggio SWG: il 67% degli italiani ritiene probabile un attentato terroristico in Italia

Terza Guerra Mondiale e attentati terroristici tra i timori degli italiani; immigrazione preoccupazione principale. Intenzioni di voto: M5S in calo, recupera la Lega

Venerdì 4 settembre 2015 l’Istituto SWG ha ripreso a diffondere le rilevazioni settimanali sulle intenzioni di voto degli italiani, accompagnate da alcuni quesiti che intendono fornire una panoramica sulle priorità e le preoccupazioni che poi formano l’elettorato.

Terza Guerra Mondiale: un pericolo (abbastanza) reale

Partiamo dalla scheda che abbiamo assunto come titolo: più di 1 italiano su 2 teme un conflitto di dimensioni globali. Di fronte all’espressione Terza Guerra Mondiale, ribadita più volte anche da Papa Francesco – “Sono convinto che noi stiamo vivendo una terza guerra mondiale a pezzi, a capitoli, dappertutto” – e dal Presidente della Repubblica Mattarella – “Il terrorismo alimentato anche da fanatiche distorsioni della fede in Dio sta cercando di introdurre nel Mediterraneo, in Medio Oriente, in Africa i germi di una terza guerra mondiale” – l’11% la ritiene un pericolo molto reale e il 42% abbastanza reale: complessivamente, quindi, il 53% degli italiani ritiene realistico questo cupo scenario.

Sondaggio-Swg-terza-guerra-mondiale-4-settembre-2015

Va osservato che comunque, pur trattandosi di una espressione che evoca cose terribili, contiene in sé una certa vaghezza, e non escludiamo che talvolta si tenda ad abusare di questo termine.

Al contempo, due italiani su tre temono un attentato terroristico targato Califfato ISIS nel nostro Belpaese:

Sondaggio SWG: il 67% degli italiani ritiene probabile un attentato terroristico in Italia

Immigrazione, al vertice delle preoccupazioni

Tiene sempre banco il tema immigrazione che, anzi, ora sale al primo posto tra le preoccupazioni degli italiani, stando al presente sondaggio SWG. Ben il 59% dei rispondenti, infatti, segnala i suoi timori a tale riguardo, scavalcando le angosce per la disoccupazione (34%) e le prospettive per i giovani (27%).

Sondaggio SWG: immigrazione (59%) in testa alle preoccupazioni degli italiani

Si ridimensiona invece l’apprensione verso un eventuale default dell’Italia, menzionato solamente dal 6% di chi ha partecipato al sondaggio.

Le intenzioni di voto al 3 settembre 2015 secondo SWG

Concludiamo la nostra analisi con le intenzioni di voto degli italiani nella scheda fornitaci dall’istituto di sondaggi che permette un confronto con la rilevazione del 30 luglio. Si conferma primo partito il PD, che nell’arco di un mese risulta in lieve calo al 34,1% (-0,2), seguito dal Movimento 5 Stelle, stimato al 23,7% (-1,8). Terza posizione sempre alla Lega Nord, che raggiunge il 16,2% (+1,1).

Sondaggio SWG: PD al 34,1%, M5S al 23,7%, Lega al 16,2% e Forza Italia al 12,6%

Forza Italia, subito fuori dal podio, sembra crescere al 12,6% (+0,6), mentre tutti gli altri partiti hanno un consenso ad una sola cifra. Tra essi, se la soglia di sbarramento fosse al 3%, come previsto dal Nuovo Italicum – Espositum, entrerebbero in Parlamento anche Fratelli D’Italia al 3,2% (-0,7) e il Nuovo Centro Destra con appena il 3,1% (+0,1). Le altre forze politiche resterebbero escluse da una rappresentanza alla Camera dei Deputati.

 

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L'autore: Piotr Zygulski

Piotr Zygulski (Genova, 1993) è giornalista pubblicista. È autore di monografie sui pensatori post-marxisti Costanzo Preve e Gianfranco La Grassa, oltre a pubblicazioni in ambito teologico. Nel 2016 si è laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Genova, proseguendo gli studi magistrali in Filosofia all'Università di Perugia e all'Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), discutendo una tesi su una lettura trinitaria dell'attualismo di Giovanni Gentile. Attualmente è dottorando all'Istituto Universitario Sophia in Escatologia, con uno sguardo sulla teologia islamica sciita, in collaborazione con il Risalat Institute di Qom, in Iran. Dal 2016 dirige la rivista di dibattito ecclesiale Nipoti di Maritain. Interessato da sempre alla politica e ai suoi rapporti con l’economia e con la filosofia, fa parte di Termometro Politico dal 2014, specializzandosi in sistemi elettorali, modellizzazione dello spazio politico e analisi sondaggi.
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