Elezioni europee, Financial Times “Euro salvo economicamente, ma non a livello politico”

Pubblicato il 17 Maggio 2014 alle 14:43 Autore: Emanuele Vena
Financial Times

“La prossima sfida per l’Euro non è più economica, ma politica”. E’ questa l’opinione di Peter Spiegel che, sul ‘Financial Times’ analizza lo “psicodramma” dell’Eurozona.

Secondo Spiegel, dunque, sebbene l’euro sia economicamente salvo – anche se non al sicuro – ora l’obiettivo si sposta sulla sostenibilità politica del progetto di unione monetaria: “l’Eurozona ha vinto la guerra, ma ora deve vincere la pace”.

Per l’analista l’importante ora sarà dunque affrontare la stagnazione economica e l’insurrezione politica, quest’ultima alimentata dal forte sentimento euroscettico che si respira in quest’immediata vigilia elettorale.

Financial Times

Spiegel evidenzia la presenza di forti partiti euroscettici in tutta Europa, in particolar modo in Francia, Italia ed Olanda, tre dei paesi fondatori della Comunità.

Un altro punto da non sottovalutare, per l’analista del Financial Times, è la richiesta di molti leader europei – compresi elementi di spicco come il francese Holland ed il premier italiano Renzi – di abbandonare la ricetta di austerity, invertendo la rotta. Queste richieste preoccupano Bruxelles e Francoforte e rischiano di scontrarsi con le ferree regole di bilancio di marca teutonica.

Per Spiegel dunque il problema è capire se sia possibile uscire da questa situazione, anche perchè una ricetta di sola austerity potrebbe condannare diversi Stati membri dell’UE ad una anemia prolungata, con il rischio che i partiti nazionali tradizionali possano non riuscire più a contenere l’ondata euroscettica.

Emanuele Vena

L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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