Passera e Casini insieme: “Riunire i moderati contro Renzi e Grillo”

Pubblicato il 18 Maggio 2014 alle 12:09 Autore: Andrea Turco

La sfida per le Europee si è trasformata in una corsa a due. Da una parte il Pd di governo trainato da Matteo Renzi, dall’altra il M5S guidato da Beppe Grillo. Ieri i comizi dei due leader hanno messo in ombra un Silvio Berlusconi ormai consapevole di essere fuori dai giochi. Il leader di Forza Italia ha capito che per poter competere con il Rottamatore e il Comico deve scendere a patti con l’ex delfino Angelino Alfano e il resto dei moderati. E riunire le diverse anime del centrodestra è l’obiettivo, mai sopito, di Corrado Passera e Pier Ferdidando Casini, che, in due diverse interviste, dichiarano: “Per fermare Grillo e Renzi occorre riunire i moderati sotto un’unica casa”.

L’ex ministro del governo Monti è pronto a battezzare il 14 giugno prossimo a Roma il suo movimento Italia Unica. “La mia non è un’Opa sull’esistente, è una proposta aperta fatta a coloro che non si riconoscono nei populismi imperanti, incluso Renzi”, spiega. “Non siamo interessati a improvvisate federazioni di partitini, ma a costruire un movimento politico in grado di presentarsi da protagonista alle prossime scadenze elettorali. Anche sul programma siamo pronti ad un confronto aperto attraverso una consultazione via web”. Passera attacca il premier che da “tre mesi è in campagna elettorale, guarda esclusivamente a quell’obiettivo e non certo a rimettere in moto l’Italia. E infatti il suo Def è più timido di quelli presentati dai governi precedenti”. Grillo è “è uno sfasciacarrozze che ha preso come bersaglio l’euro per spostare l’attenzione dalla quasi totale mancanza di proposte costruttive”. Mentre “il centrodestra è come se non fosse in partita. Quello spazio va riempito da una forza politica libera dai retaggi del passato e capace di un programma di trasformazione radicale”.

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La ricetta del leader dell’Udc non è tanto diversa da quella prospettata da Passera. “Bisogna unire i moderati” ma, avvete, “non deve essere un matrimonio di pura convenienza che si recupereranno gli elettori”. “Pensare che la casa dei moderati possa nascere da una pura operazione di palazzo significa non avere compreso il significato di questo progetto. Anche le primarie restano una suggestione se non sostenute da una proposta politica”, dice Casini. “Non è sufficiente fare appello al passato o semplicemente riproporlo. E nemmeno tutto può ruotare attorno al ruolo di Berlusconi. Per una operazione politica nuova dobbiamo partire dai valori, dimenticando le vecchie divisioni”. “Chiusa la fase elettorale sarà necessario avviare una riflessione profonda, senza la quale non sarà possibile ricostruire una forza capace di rappresentare i moderati. È giusto riflettere, ma con la consapevolezza che il lavoro sarà difficile”. In questo progetto, “voglio essere un kingmaker e contribuire con la mia esperienza, con la mia storia personale e con il mio rispetto dei valori alla costruzione del nuovo soggetto politico”, spiega l’ex presidente della Camera aggiungendo che non si candiderà alle primarie perchè “oggi serve anche uno stacco generazionale. Come è accaduto con Renzi, nei confronti della classe dirigente della sinistra, anche noi abbiamo bisogno di uomini nuovi”.

 

L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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