Regione Puglia, si dimette Liviano l’assessore alla Cultura

Pubblicato il 9 Ottobre 2015 alle 15:50 Autore: Martino Abbracciavento
michele emiliano mentre parla al microfono con le mani aperte

L’assessore al Turismo e alla Cultura, Gianni Liviano, eletto nella lista Emiliano Sindaco di Puglia nella provincia di Taranto con 3.524 preferenze, si è dimesso.

La decisione pare giungere in seguito all’uscita di un articolo sul quotidiano nazionale di Repubblica in cui si parla chiaramente dell’assegnazione di un appalto di 39 mila euro per l’organizzazione e il coordinamento di incontri territoriali per l’accompagnamento degli enti locali all’attuazione della nuova programmazione culturale e turistica, da parte della Regione Puglia ad una ditta facente capo ad un amico dello stesso assessore.

Lo stesso Liviano ha consegnato quindi una lettera di dimissioni al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che ha detto di “accertarsi di come si siano compiutamente svolti i fatti prima di assumere qualsiasi tipo di decisione in merito alla questione”.

Di seguito la lettera integrale di Gianni Liviano:

“Signor presidente, con riferimento all’articolo pubblicato oggi dal titolo ‘Quel bando su misura per l’amico di Liviano’, Le preciso di non avere avuto nessun ruolo nella selezione del contraente che sta organizzando gli Stati Generali e che il Rup di tale procedimento, la dott.ssa Pellegrini, potrà confermare la mia totale estraneità dalla procedura di aggiudicazione. Riconosco invece che una volta appreso il nome del vincitore non ho ritenuto di informare la suddetta dott.ssa Pellegrini del rapporto di amicizia che mi lega al signor Massimo Calò, avendo in coscienza la certezza che tale rapporto era sconosciuto alla dott.ssa Pellegrini e che non aveva influito sull’esito della procedura di aggiudicazione. Se tale omissione costituisce un addebito nei miei confronti lo deciderà Lei, al quale rassegno comunque le mie dimissioni al fine di tutelare la mia immagine e quella della giunta alla quale appartengo.”

L'autore: Martino Abbracciavento