Vittorio Feltri su Repubblica post Ezio Mauro: “Con Calabresi passerà dal rosso mattone al rosa Renzi”

Pubblicato il 26 Novembre 2015 alle 11:21 Autore: Redazione
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Il giornalista Vittorio Feltri, intervistato da Il Fatto Quotidiano, si è lasciato andare in alcuni commenti a proposito dell’addio di Ezio Mauro a Repubblica, il quale verrà sostituito nella direzione del noto quotidiano fondato da Eugenio Scalfari da Mario Calabresi.

La “terza Repubblica” è in arrivo “ma sono certo che la sua più gloriosa stagione sia destinata a chiudersi”, sostiene Feltri che, riguardo l’attuale direttore de La Stampa pronto al trasferimento al vertice della testata romana dice ironico: “E’ perfetto, un buon interprete del politicamente corretto. È l’orfano d’Italia che fin da ragazzo riuscì a lavorare nel giornale che si era schierato senza riserve e senza remore contro il padre. Quanto a capacità di galleggiamento, in confronto a lui un sughero diventa un sasso“.

vittorio feltri

Feltri è convinto che con la direzione di Calabresi ci sarà un cambio di linea editoriale particolarmente gradito al premier Matteo Renzi e riflettente quel centrosinistra modello renziano: “Credo che Calabresi cercherà di toccare molto poco per i primi tempi, poi di sicuro metterà del suo, qualche tocco di buonismo, di ottimismo. È probabile che Repubblica tenderà a perdere gradualmente la sua coloratura storica, passando dal rosso mattone al rosa Renzi. Di sicuro si stempererà l’anti-renzismo, che peraltro sotto la direzione Mauro è sempre stato piuttosto episodico, mai perfido”, poi aggiunge “Se a La Stampa arriverà Aldo Cazzullo, Renzi il vero affare lo farà lì”.

Vittorio Feltri: “Io a Repubblica? Sarebbe stato un no a malincuore”

Sul finale dell’intervista una domanda provocatoria. Se avessero offerto proprio a Feltri la direzione di Repubblica, lui cosa avrebbe risposto? “Avei detto di no, sia pure a malincuore. Mi sarebbe piaciuto molto, ma sarei stato consapevole che avrei perso un sacco di copie. Sono associato da sempre all’area di centrodestra, anche più di quanto non lo sia realmente. Finora, nei giornali che ho diretto, i lettori li ho sempre portati; non ho aspettato di avere 72 anni per perdere copie”, è la sua conclusione.

Molinari direttore La Stampa al posto di Calabresi

Maurizio Molinari, corrispondente da Gerusalemme per il Medioriente, nuovo direttore della Stampa al posto di Mario Calabresi pronto a passare a Repubblica.

Feltri su Mattarella: “Non va alla Scala per abbondanza di fifa”

Vittorio Feltri non ha risparmiato critiche nemmeno per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ironizzando in un suo articolo su Il Giornale che egli non si presenterà alla prima della Scala “non per mancanza di tempo, ma per abbondanza di fifa”. Il giornalista ha infatti commentato il fatto che le tre principali cariche dello Stato – Mattarella, Grasso e Boldrini – non saranno presenti alla nota serata del teatro milanese, ironizzando proprio sulla “fifa” dei tre, come del resto di molti membri della “borghesia milanese”, di trovarsi in un posto indicato come possibile obiettivo del terrorismo insieme al Duomo e al Colosseo.

“Gratta gratta i rappresentanti delle istituzioni vengono fuori i cacasotto. I quali predicano con toni accorati l’ esigenza di non soccombere alla paura, e di non modificare il nostro stile di vita per non dare soddisfazione ai sanguinari del vicino Oriente, ma sono i primi a nascondersi nelle loro tane allo scopo di proteggere la pelle. Se si tratta di pronunciare discorsi nobili, essi non indietreggiano, ma quando c’ è da tirare fuori il capino dal Palazzo, allora poverini mostrano tutta la loro pavidità e si aggrappano a pretesti puerili per cavarsi d’ impaccio”, ha scritto piccato Feltri.

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