Elezioni Spagna: regna l’incertezza, ora è parità fra popolari, socialisti e Ciudadanos

Pubblicato il 30 Novembre 2015 alle 00:22 Autore: Francesco Anania
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Elezioni Spagna: regna l’incertezza, ora è parità fra popolari, socialisti e Ciudadanos

In vista delle elezioni generali del prossimo 20 dicembre, il quotidiano El Pais ha pubblicato quest’oggi un sondaggio realizzato dall’istituto Metroscopia che mostra chiaramente la forte incertezza che caratterizza il voto spagnolo. Un’elezione che prefigura molti cambiamenti con l’ingresso di attori nuovi a contendere il governo di Madrid e nessun partito che, con ogni probabilità, si avvicinerà alla maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento.

Nelle intenzioni di voto di questo mese, infatti, è sostanziale parità fra il Partito Popolare attualmente al governo (22,7%), Ciudadanos (22,6%) e il Partito Socialista (22,5%), mentre è distanziato di qualche punto percentuale Podemos al 17,1%. L’astensione prevista è del 22%, dato pressoché stabile rispetto agli ultimi due mesi. Fra le tre maggiori forze politiche si registra un leggero recupero del PSOE rispetto al mese scorso e un’altrettanto lieve flessione del PP, mentre risulta all’incirca invariato il dato delle due forze populiste, Ciudadanos e Podemos.

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Elezioni Spagna: apprezzamento più ampio e trasversale per Rivera e Ciudadanos

Che non saranno elezioni semplici per i popolari attualmente al governo è evidenziato anche dal dato relativo all’apprezzamento dei principali leader politici spagnoli, che vede soltanto il 26% approvare l’azione politica del primo ministro Mariano Rajoy a fronte di una disapprovazione del 71% dell’elettorato. Il dato più positivo spetta invece ad Albert Rivera, il leader di Ciudadanos, con il 51%; lo seguono con un livello equivalente di approvazione al 37% sia per il leader di Izquierda Unida Alberto Garzon che per il socialista Pedro Sànchez; più negativo, infine, il dato di Pablo Iglesias (Podemos) al 30%.

Rivera risulta in testa anche se nelle indicazioni del primo ministro di cui maggiormente la Spagna necessiterebbe all’indomani delle elezioni e raccoglie una quota non trascurabile di preferenze anche tra gli elettori di PP, PSOE e perfino di Podemos, seppure in misura minore. Alla stessa maniera gli “speranzosi” all’indomani di una possibile vittoria di Ciudadanos (47%) superano i preoccupati (37%), mentre prevale la preoccupazione del caso di una vittoria tutti gli altri: di misura per i socialisti (43% contro 39%), molto più nettamente nel caso di una vittoria di popolari o di Podemos (61% di “preoccupati”).

Gli elettorati più “affini” emergono comunque con chiarezza nei dati disaggregati, con un maggior apprezzamento dei popolari fra gli elettori di Ciudadanos e viceversa, anche se verso il partito di Rivera si osserva un apprezzamento non trascurabile anche fra gli elettori socialisti. Alla stessa maniera, i socialisti sono visti più positivamente dagli elettori di Podemos e il partito di Iglesias causa minore preoccupazione all’interno dell’elettorato socialista.

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Elezioni Spagna: cattiva la situazione nel Paese per due terzi degli elettori

Infine, a spiegare il calo di consenso dei popolari e del premier Rajoy si osserva il dato sulla situazione attuale in Spagna secondo gli elettori: per ben il 67% la situazione risulta “cattiva” mentre è “buona” solo per il 13% e “regolare” per il 19%. I più critici verso la situazione spagnola sono gli elettori di Podemos, per i quali è cattiva per l’88%, e a seguire dei socialisti (76%); sono critici al 62% gli elettori di Ciudadanos, mentre è della stessa opinione un terzo dei popolari.

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L'autore: Francesco Anania

Classe ‘84, si laurea in Politica e Istituzioni Comparate all’Università degli Studi di Milano. Successivamente consegue il Master in Fonti, Strumenti e Metodi per la Ricerca Sociale presso la Facoltà di Scienze Statistiche dell’Università La Sapienza di Roma e accumula esperienze in diversi ambiti, lavorando tra l’altro presso l’istituto di ricerche Ferrari Nasi & Associati e in Regione Lombardia. Ha pubblicato una raccolta di poesie ed è appassionato di politica, world music e calcio. Collabora con Termometro Politico dal 2013.
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