CGIL: 350 milioni di ore di cassa integrazione nel primo quadrimestre 2014

Pubblicato il 24 Maggio 2014 alle 11:01 Autore: Giuseppe Spadaro
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Continuano le sofferenze nel mondo del lavoro. Secondo elaborazioni effettuate dall’Osservatorio della CGIL su dati Inps, nei primi quattro mesi del 2014 sono stati registrati ben 510 mila lavoratori “equivalenti” in cassa integrazione a zero ore.

Le ore di cassa integrazione autorizzate dalle imprese nel primo quadrimestre di quest’anno superano i 350 milioni, registrando un -4.4% rispetto allo stesso periodo del 2013. La perdita di reddito stimata, per i lavoratori coinvolti, è di ben 1.3 miliardi di euro, pari a circa 2.600 euro netti a testa. Le ore di cig richieste ad aprile sono pari a circa 86 milioni, con una riduzione del 13% rispetto a marzo. I dati sono comunque in discesa: deciso calo per la cassa integrazione in deroga (-36% rispetto a marzo e -8,3% in rapporto al primo quadrimestre 2013) e quella ordinaria (-17.71 su marzo e -27% rispetto ai primi quattro mesi dell’anno scorso), mentre cresce quella straordinaria (+3,2 rispetto a marzo e +18 rispetto al primo quadrimestre 2013). Aumentano le aziende che ricorrono alla cassa straordinaria: +42% rispetto al primo quadrimestre dell’anno precedente. Il più alto tasso di ricorsi alla cig è al nord, con la Lombardia al primo posto tra le Regioni.

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Le cifre preoccupano il segretario confederale della CGIL, Elena Lattuada: “seppur con qualche timido segnale positivo, la situazione è ancora molto grave”. Per la Lattuada “la crescita esponenziale della cassa integrazione straordinaria segnala infatti la permanenza di un livello strutturale della crisi, economica e produttiva”. Sono soprattutto settori come la siderurgia e l’edilizia, senza dimenticare il Sulcis ed i lavoratori Alcoa.

Crescono le richieste di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale. Ma per la CGIL “gli interventi che prevedono reinvestimenti e rinnovamento strutturale continuano ad essere irrilevanti, un segnale evidente, eppure sottovalutato, del processo di deindustrializzazione in atto nel Paese”.

Giuseppe Spadaro

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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