Firenze, il sindaco Nardella vuole comprare la Leopolda. Perché?

Pubblicato il 11 Gennaio 2016 alle 18:47 Autore: Redazione
Dario Nardella

“Abbiamo inviato una manifestazione di interesse alla società, e lo abbiamo fatto sulla base di un diritto di preferenza che il Comune esprimerebbe. Aspettiamo la replica di Ferrovie dello Stato per poter approfondire modalità e tempi per un’eventuale acquisizione della stazione Leopolda“. Lo diceva Dario Nardella, sindaco di Firenze, all’inizio del mese di dicembre e, ad oggi, l’acquisto di questo “asset strategico” è praticamente in via di finalizzazione.

L’amministrazione del successore a Palazzo Vecchio di Matteo Renzi ha infatti annunciato che uno degli obiettivi del Comune è “acquisire nel proprio patrimonio un asset strategico per tutto ciò che riguarda la promozione congressuale, turistica e culturale della città”, e che pertanto “ha già manifestato a Ferrovie dello Stato l’obiettivo di acquisire la Leopolda“. Un bell’impegno economico per il Comune di Firenze, già abbastanza indebitato e in cerca di risorse per poter tirare qualche boccata d’aria: la base d’asta fissata da Federservizi, società immobiliare delle Ferrovie dello Stato incaricata della vendita della stazione simbolo del renzismo, è infatti di ben 7,2 milioni di euro.  E se qualche tempo fa Nardella sosteneva che fosse molto “complicato trovare soldi per immobili così impegnativi”, adesso sembra convintamente intenzionato ad imbarcarsi nell’impresa. Ma come?

la stazione di Firenze Leopolda

Pitti Immagine: “Da parte nostra disponibilità a sostenere il Comune”

A sostenere economicamente l’iniziativa di Nardella ci sarà Pitti Immagine che ha annunciato la sua partecipazione per l’acquisto della Leopolda da parte del Comune di Firenze: “Da parte nostra c’ è la disponibilità per questa operazione”, ha infatti reso noto l’organizzazione, la quale fa capo al Gruppo Centro di Firenze per la Moda Italiana. Pitti, d’altronde, ha tra i suoi azionisti proprio il Comune di Firenze, la sua Provincia e la Regione Toscana e occupa la stazione con un contratto scaduto il 14 dicembre 2014 e disdetto con lettera del 14 ottobre 2013.

Nonostante ciò, le risorse da investire per questo acquisto sono ingenti e, come accennato, il Comune di Firenze ha già molti debiti da pagare: stando all’ultima variazione di bilancio è previsto nella voce “Spese per rimborso prestiti” lo stanziamento di 293 milioni di euro per il 2015185 milioni per il 2016 e di 183 milioni per il 2017. Non solo: a tale rimborso dovrà essere destinato per legge il 10% delle entrate delle dismissioni immobiliari, le quali nel frattempo continuano, poiché sempre il mese scorso 21 consiglieri del Partito democratico hanno votato la vendita alla Cassa depositi e prestiti di palazzo Gerini per 5 milioni di euro, un prezzo che le opposizioni hanno definito “decisamente scontato”. E anche se l’assessore al Patrimonio Federico Gianassi aveva annunciato che quei soldi sarebbero stati spesi “per le scuole, la mobilità, il verde e lo sport”, adesso l'”affaire Leopolda” sembrerebbe avere la priorità, anche se 5 milioni in ogni caso non sono abbastanza per concluderlo.

Le domande a questo punto da porsi sono due: cosa ne pensa il premier Renzi di questa iniziativa di Nardella, proprio lui che si è sempre dichiarato favorevole alle cessioni immobiliari da parte dei comuni per il risanamento dei conti? Quale sarà il futuro utilizzo della Leopolda nelle mani di Palazzo Vecchio? Ne aggiungiamo anche una terza: sarà la fine dell’Evento politico più amato da Renzi o un suo nuovo inizio?

L'autore: Redazione

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