Primarie Milano: commento a caldo

Pubblicato il 8 Febbraio 2016 alle 00:19 Autore: Giuseppe Spadaro
Matteo Renzi, Partito Democratico, Risultati primarie Milano, la foto di gruppo

Giuseppe Sala sarà il candidato sindaco per il centrosinistra di Milano dopo aver vinto le primarie del centrosinistra col 42% su un totale di 60 mila votanti. Dietro di lui, staccata di circa 8%, Francesca Balzani candidata sostenuta dal sindaco uscente Giuliano Pisapia. A tal proposito vale la pena ricordare che Sala uscito vincitore dalla primarie ha incassato il sostegno del premier-segretario Renzi e di molti big del Pd milanese tra cui il ministro Maurizio Martina ed il deputato Emanuele Fiano. Sul podio, come terzo classificato, si è piazzato Pierfrancesco Majorino che ha raccolto quasi un quarto dei voti totali (23%) ed è stato il primo dei 4 a candidarsi lanciando la sua sfida da Luglio dello scorso anno. Antonio Iannetta ha raccolto 432 voti classificandosi ultimo con una percentuale inferiore all’1%.

A macchiare in parte l’immagine delle primarie meneghine sono arrivate nel corso dell’intera giornata le polemiche sul voto dei cinesi apparso agli occhi di molti dubbio e per niente spontaneo.

Primarie Milano, effetto Pisapia e polemiche a sinistra?

Al netto delle dichiarazioni fatte a urne chiuse dai contendenti la vittoria di Giuseppe Sala (leggi la sua intervista di pochi giorni fa a Termometro Politico) ha già scatenato un acceso dibattito a sinistra in quella che una volta si sarebbe chiamata la ‘base’. Molti hanno osservato come un eventuale ticket tra Balzani e Majorino avrebbe consentito a Milano di proseguire la stagione politica inaugurata da Giuliano Pisapia. E non vedono di buon occhio Sala.

Matteo Renzi, Partito Democratico, primarie Milano, i contendenti sul palco del Teatro Elfo dopo la competizione interna al centrosinistra

Proprio Pisapia è stato il principale sostenitore di Balzani: altri osservatori hanno fatto notare come nel dichiarare la propria indisponibilità a ricandidarsi aveva aggiunto che si sarebbe tenuto distante dalla contesa elettorale delle primarie. Cosi non è stato. Ora toccherà al commissario di Expo provare a ricucire e accorciare le distanze convincendo gli stessi elettori ed elettorati di riferimento di Balzani e Majorino che un’alleanza di centrosinistra è possibile. Anche se Pisapia non è Sala. Soprattutto il candidato sindaco del centrosinistra di Milano dovrà tenere conto degli avversari: centrodestra e M5S che nelle elezioni di Giugno proveranno a sottrarre al Pd di Renzi la guida del capoluogo lombardo.

 

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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