Morte Casaleggio, la satira non si ferma, ma fa bene?

Pubblicato il 13 Aprile 2016 alle 18:50 Autore: Gianni Balduzzi
morte casaleggio, burattino con le sembianze di Grillo

Morte Casaleggio, la satira non si ferma, ma fa bene?

E’ una polemica che da tempo si ripresenta in casi simili, si può scherzare di tutto? Di una strage, di una religione, della morte di un VIP?

E’ un interrogativo che è venuto alla ribalta per esempio dopo la strage di Charlie Hebdo, quando la redazione del settimanale satirico francese fu decimata proprio da fanatici islamici che volevano vendicare le vignette su Maometto che tra l’altro risalivano a diverso tempo prima.

Proprio allora, ma in realtà già al momento della pubblicazione delle vignette, pur nella condanna generale dell’attacco terroristico in molti avevano criticato la scelta del settimanale di realizzare vignette così di cattivo gusto ed offensive contro il profeta dell’Islam, in quanto a loro volta intolleranti, e infatti nel mondo anglosassone i media non le avevano riprese mentre altri difendevano il diritto tout court alla libertà d’espressione.

Morte Casaleggio, mini-bufera su Vauro per la sua vignetta

Così anche tra ieri e oggi dopo la morte di Gianroberto Casaleggio e dopo la vignetta di Vauro sul Fatto Quotidiano ci sono state reazioni contrastanti.

morte casaleggio, burattino con le sembianze di Grillo

Anche chi è politicamente non lontano da Vauro come Migliore, una volta in Rifondazione Comunista, ora nel PD, non ha gradito

Una parziale difesa arriva da Gad Lerner che sulla sua rubrica scrive che “La contraddizione tra il personaggio pubblico Casaleggio e l’uomo, così riservato, ha probabilmente generato l’empatia collettiva osservata per il suo decesso. Per chi fa satira, come anche per  chi fa informazione, è però giusto non fermarsi al solo dolore e cordoglio per la morte di una persona così rilevante per il nostro Paese” come riservando ai disegnatori satirici una sorta di lasciapassare per questi casi.

Sull’Espresso sul blog Riso Avaro di Marco Gauchi Filippi una vignetta a sua volta condanna le reazioni piccte di tanti censori dando degli ipocriti ai tanti grillini in altre occasioni così libertari: “Tutti charlie con i morti degli altri”

Appunto

morte casaleggio, vignetta sull'Espresso, due persone che parlano

Naturalmente tra chi non si è fermato c’è Anche Spinoza, che raccoglie le battute più taglienti su ogni avveninmento provenienti dagli autori del sito e dalla rete. Qui alcune delle battute:

Sconcerto tra i militanti 5 Stelle per la morte di Casaleggio. «Non ci toccherà mica avere idee nostre?»

Pizzarotti: «Se ne è andato un sognatore». Diranno la stessa cosa di Crimi.

(Già me lo vedo Casaleggio che cerca di spiegare a Dio che uno non vale tre)

«Un avversario temibile ma corretto, ci mancherà». Questo il ricordo dell’associazione parrucchieri.

L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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