Arrestato il sindaco di Lodi: Conseguenze politiche e giudiziarie

Pubblicato il 4 Maggio 2016 alle 17:29 Autore: Daniele Errera

Simone Uggetti, sindaco di Lodi, si è autosospeso dal Pd. La ragione è il noto arresto, avvenuto ieri – martedì 3 maggio – con l’accusa di turbativa d’asta. Ma le conseguenze sembrano poter coinvolgere anche i livelli nazionali. Non per niente oggi è intervenuto direttamente il premier Renzi sulla situazione e il caso sarà forse preso in oggetto dal Csm.

Il sindaco di Lodi Simone Uggetti e l’avvocato Cristiano Marini sono stati accusati di turbativa d’asta a scopo di favorire la società Sporting Lodi per la gestione delle piscine comunali. Nella fattispecie, secondo le accuse avevano chiesto ad un tecnico del Comune di formattare un pc, al fine di nascondere le prove dell’illecito (ovvero una delicata corrispondenza circa la gestione di un paio di piscine comunali). E per via del “rischio di reiterazione del reato”, la pm Laura Siani ha ordinato l’arresto dei due.

Pietro Gabriele Roveda, avvocato di Uggetti, ha sostenuto come il sindaco abbia “agito per il bene della comunità di Lodi, per il bene della città”, tema ribadito dal primo cittadino di fronte al gip. Il giorno dopo il fermo è arrivata l’autosospensione di Uggetti dal Partito Democratico “per correttezza e massima garanzia sia per la persona di Uggetti sia per l’immagine del partito che rappresenta”, ha rimarcato Roveda.

Csm chiede verifica

Nella vicenda entra anche il Csm, per mezzo di uno dei suoi componenti laici, Giuseppe Fanfani (indicato dal Pd). L’esponente del Consiglio Superiore della Magistratura chiederà la verifica della legittimità dei provvedimenti adottati nei confronti di Uggetti: “ho grande stima di tutti i magistrati che hanno combattuto la corruzione e il malaffare”, afferma Fanfani, tuttavia il provvedimento preso verso Uggetti è “forse figlio di un clima di tensione che non fa bene né alla giurisdizione né ai rapporti interistituzionali”. Continuando, il membro del Csm parla di un’operazione senza precedenti: “non ho mai visto, in 40 e più anni di attività di penalista incarcerare alcuno per un reato come la turbativa d’asta, soprattutto quando l’interesse dedotto è quello di una migliore gestione di una piscina comunale. Non mi pare fossero necessari provvedimenti di cautela, ma se proprio lo si riteneva bastavano provvedimenti interdittivi e non certo coercitivi. Il carcere, poi, mi pare del tutto fuor di luogo, frutto di una non equilibrata valutazione del caso”.

fanfani csm 2

Lodi, parla Renzi

Sul caso è intervenuto addirittura Matteo Renzi in persona. Anzitutto, a differenza di molti leader di partito passati, ha spezzato una lancia nei confronti della Magistratura: “complotto dei pm? Ma de che?”, risponde ai cronisti che approfondiscono la vicenda. “Questa inchiesta fa male, ma c’è bisogno di grande chiarezza nei confronti dei magistrati, nessun complotto”. A Rtl 102.5 rimarca ancora la fiducia verso la Magistratura: “piena fiducia nei magistrati, se saranno colpevoli è giusto che paghino ma nessun tipo di strumentalizzazione di battaglia politica”. Il leader dem poi torna sulla riforma della giustizia che ha intenzione di varare, ma che sta vivendo inceppi lungo la strada della discussione: “io mi arrabbio perché il mio governo ha aumentato le pene per la corruzione e aumentato la durata della prescrizione sulla corruzione mentre altri hanno votato no. La questione morale c’è dappertutto, c’è qualcuno che ruba, non va bene ma smettiamola di sparare sugli altri. Non c’è destra contro sinistra ma onesti contro ladri”.

matteo renzi

M5S contro Guerini

Non sulla stessa scorta le opposizioni, come il Movimento 5 Stelle: “È possibile ipotizzare che per coprire i buchi di Guerini il sindaco attuale pilota un appalto che genera utili? Il M5S ha da sempre tenuto il fiato sul collo per questa gestione improvvisata delle risorse dei cittadini: davanti a tutti questi intrecci di responsabilità politiche, come poteva non saper nulla della difficile situazione finanziaria l’ex sindaco Guerini che è stato addirittura testimone di nozze del suo ex assessore Uggetti? , se ci sei, batti un colpo. Noi non molliamo e continueremo a denunciare le irregolarità e la mala gestione del bene pubblico a causa di amministratore poco lungimiranti. Se sono partite le intercettazioni su Uggetti, che hanno permesso di seguire passo passo le ultime vicende, è anche merito del M5S che ha illuminato chi oggi è accusato di turbativa d’asta. Se illumini un ladro, lui non ruba più”.

Daniele Errera

 

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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