Quanto ci costano i vitalizi agli ex parlamentari

I vitalizi degli ex parlamentari ci costano la bellezza di 193 milioni, almeno per quanto riguarda l’anno in corso. A rivelarlo è il presidente dell’Inps, Tito Boeri, durante un’audizione alla Camera.

Boeri ha fatto notare anche un’altra cosa che non farà piacere agli italiani: il costo complessivo di questi 2,600 assegni è “superiore di 150 milioni rispetto ai contributi versati”.

“Applicando le regole del sistema contributivo oggi in vigore per tutti gli altri lavoratori all’intera carriera contributiva dei parlamentari, la spesa per vitalizi si ridurrebbe del 40%, scendendo a 118 milioni, con un risparmio, dunque, di circa 76 milioni di euro l’anno (760 milioni nei prossimi 10 anni)”.

In parole povere, se si applicasse il modello contributivo agli ex parlamentari il risparmio complessivo sarebbe per lo Stato di ben 79 milioni di euro.

E non è finita qui. “Supponendo che il rapporto fra vitalizi in essere e vitalizi ricalcolati sia lo stesso per i consiglieri regionali, il risparmio complessivo in caso di ricalcolo per l’insieme delle cariche elettive – ha avvertito il presidente Inps – salirebbe a 148 milioni di euro circa per il solo 2016 (e circa un miliardo e 457 milioni sui primi 10 anni presi in considerazione dalle nostre simulazioni)”.

Questa situazione definita “insostenibile” da Boeri, è iniziata ben 40 anni fa “quando ancora i percettori di vitalizi erano poco più di 500”.

L’aumento del disavanzo era prevedibile, fa sapere Boeri. “Eppure si è ritenuto per molte legislature di non intervenire. Addirittura si sono resi questi trattamenti ancora più generosi, come testimoniato da una crescita, per lunghi periodi, più accentuata della spesa che del numero di percettori. I correttivi apportati più di recente alla normativa, pur avendo arrestato quella che sembrava una inarrestabile crescita della spesa – continua – non sono in grado di evitare forti disavanzi anche nei prossimi 10 anni”.

Il trend è destinato a crescere, nonostante “i correttivi apportati da una recente normativa”. Si parla di 150 milioni l’anno per i prossimi 10 anni.