Ecco perchè la Cia non vuole Carrai a Palazzo Chigi

Pubblicato il 6 Maggio 2016 alle 10:43 Autore: Giacomo Salvini
Marco Carrai, Carrai nomina Renzi, Carrai Israele

Per ora la nomina di Marco Carrai come consulente di Palazzo Chigi rimane congelata. Non accenna a terminare la telenovela che da inizio anno sta facendo discutere nei Palazzi romani. A parlarne per primo è stato il Fatto Quotidiano lo scorso 16 gennaio ipotizzando la nascita di una agenzia – l’Agenzia per la sicurezza informatica – istituita dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi per portare l’amico “Marchino” a Palazzo Chigi. Dopo 3 mesi di polemiche è ancora tutto bloccato e lo scenario è cambiato completamente. L’idea di un decreto ad hoc è saltato e Renzi dovrebbe nominare l’imprenditore fiorentino consulente di Palazzo Chigi per la cybersecurity. Ma l’affaire Carrai rimane tuttora circondato da un alone di incertezza. Una nuova fish l’ha messa sul piatto oggi Dagospia – sito sempre molto attento ai retroscena governativi – secondo cui sarebbe stata la CIA (Central Intelligence Agency) ad aver messo un veto su Carrai per la sua rete di rapporti con Israele. Scrive Dago: “l’intelligence americana non ci pensa proprio a fornire informazioni riservate a un personaggio in affari con gli israeliani”.

mattarella e renzi in piedi mentre discutono

Carrai, i “dubbi” del Colle

Nei giorni scorsi i giornali hanno parlato di “pausa”, “stallo” e forti “dubbi” che permangono sulla nomina di Carrai a Palazzo Chigi. Il Presidente del Consiglio ha rivendicato più volte il suo diritto a nominare “gente di cui mi fido” nel suo team a Palazzo Chigi ma l’opposizione più strenua è quella del Quirinale. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nei giorni scorsi aveva già mostrato delle perplessità sulla nomina di Giorgio Toschi a capo della Guardia di Finanza (poi formalizzata venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri) per i guai giudiziari del fratello Andrea, imputato di truffa a diversi enti previdenziali (tra cui quello dei giornalisti). Renzi però non ha mollato la presa e ha deciso di nominare lo stesso Toschi alle fiamme gialle ma, non potendo mettere troppa carne al fuoco, ha rinviato di un’altra settimana la nomina di Carrai pur confermando la notizia. “Ci conosciamo da dieci anni – ha ribadito Renzi in conferenza stampa venerdì – ho chiesto a Carrai di darmi una mano nel settore del Big Data e spero che non abbia cambiato idea. Io no, spero che venga a lavorare con noi. Si sta parlando delle nomine di staff, spero che lui accetti”.

 

Ma per capire il perché di questo tira e molla bisogna fare qualche passo indietro e chiedersi: chi è Marco Carrai?

Carrai, il “migliore amico” sempre al fianco del premier

Intanto, e questo conterà pur qualcosa, Carrai è il migliore amico del Presidente del Consiglio Renzi. I due, come ha ammesso il premier, “si conoscono da dieci anni”. Anzi di più, da almeno 12. Sì, perché quando Renzi fu eletto Presidente della Provincia di Firenze nel 2004, chiamò “Marchino” per fare il suo capo di segreteria. Poi è arrivata la nomina come amministratore delegato di Firenze Parcheggi (2009), infine quella di Presidente di Toscana Aeroporti (2015), società che controlla sia lo scalo di Pisa che quello di Firenze. Nel frattempo Renzi viene eletto Sindaco (2009) e nel 2014 – con due campagne elettorali alle spalle – spodesta Letta e sale a Palazzo Chigi. Carrai è sempre al suo fianco, è il trait d’union tra il Presidente del Consiglio e il mondo imprenditoriale. Tra i due i rapporti sono così stretti che “Marchino” presta la sua casa al Sindaco Renzi in Via degli Alfani 8, in pieno centro a Firenze. Come ha scritto Libero nel marzo 2014 sarà proprio Carrai a pagare l’affitto della casa (prima 900 e poi 1200 € al mese) e così il dipendente comunale Alessandro Maiorano presenta un esposto in Procura sulla vicenda. I magistrati di Firenze prima aprono un fascicolo senza indagati né ipotesi di reato ma poi il pm Luca Turco nel settembre 2015 chiede l’archiviazione. Il gip ad oggi non ha ancora preso una decisione.

Carrai, quei rapporti con Israele che bloccano la sua nomina

Ma Carrai è soprattutto un giovane imprenditore di successo: ha co-fondato una società, la Cys 4, che si occupa proprio di sicurezza informatica. Ovvero la materia che l’amico del premier dovrà trattare una volta arrivato a Palazzo Chigi. Carrai inoltre ha ottimi rapporti in Vaticano (finì nella famosa terrazza della Prefettura Vaticana durante la beatificazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II) con gli Usa (è molto amico dell’ambasciatore in Italia John Philips) e soprattutto con Israele. E questo nelle ultime settimane gli ha creato non pochi problemi. Sempre Il Fatto Quotidiano due settimane fa ha dedicato un articolo molto dettagliato all’allontanamento dagli Stati Uniti di Michael Leeden, molto legato a Carrai, da parte sempre della CIA che lo ha definito “spia d’Israele”. Da qui il retroscena di oggi di Dagospia. E l’attesa nomina di Marco Carrai a Palazzo Chigi non è più così sicura.

Giacomo Salvini

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L'autore: Giacomo Salvini

Studente di Scienze Politiche alla Cesare Alfieri di Firenze. 20 anni, nato a Livorno. Mi occupo di politica e tutto ciò che ci gira intorno. Collaboro con Termometro Politico dal 2013. Su Twitter @salvini_giacomo
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