Pd, smentito il ticket Letta – Speranza anti Renzi

Pubblicato il 27 Maggio 2016 alle 11:01 Autore: Andrea Turco
Enrico Letta in uno studio televisivo

Pd, smentito il ticket Letta – Speranza anti Renzi

A ridosso delle amministrative si infiamma il dibattito all’interno del Pd circa il referendum costituzionale. La minoranza dem alza il tiro e prende di mira pure l’Italicum. “Serve il doppio turno di collegio. Non si può scambiare un ballottaggio con il doppio turno” ha detto Bersani in un’intervista a Radio Anch’io. Proposta rispedita al mittente dai vice segretari Guerini e Serrachiani. “Sulla legge elettorale il Parlamento ha appena approvato la legge, credo che sappia coniugare le esigenze di rappresentanza e stabilità. Ci siamo arrivati dopo un lungo percorso, credo che non ci siano le condizioni per aprire la discussione. Un possibile cambiamento non è all’ordine del giorno”.

Contro la maggioranza si scaglia anche il presidente Pd, Matteo Orfini. “Se smettono di gestire il referendum come un derby calcistico riusciamo a vincere le elezioni amministrative molto bene”.

Parole condivise da Enrico Letta. “Il clima da corrida e l’iper-personalizzazione che rischia di trascinare tutto lontano dai contenuti e di fare del male al Paese”. L’ex premier, secondo La Stampa e Corriere, sarebbe pronto a scendere in campo in un ticket con Speranza qualora Renzi dovesse perdere la battaglia referendaria.

Letta: “Nessun ticket”

Letta, intervistato da Huffington Post, smentisce però le indiscrezioni. “Retroscena, voci  che arrivano dall’Italia. Chiedo solo di non essere portato dentro il dibattito precongressuale del Partito democratico. Non è possibile che se constato che il clima di corrida attorno al referendum fa male al paese questo dia adito a esercizi di fantasia, come ticket e candidature che non esistono”.

Nonostante gli attacchi della minoranza dem, il capo del governo sembra non essere preoccupato sull’esito del voto di ottobre. “Alla fine io credo che la minoranza opterà per il Sì, adesso è chiaro che devono tenere il punto, ma li voglio vedere a dire di No, sarebbe come negare l’impostazione riformista del Pd. Dopodichè chi insiste non verrà certo cacciato, perchè io non ho mai cacciato nessuno. Vorrà dire che chi deciderà di comportarsi in questo modo si assumerà le sue responsabilità”.

L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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