Comunali Napoli, analisi del voto di Swg: De Magistris pesca voti tra gli elettori Pd e M5S

Pubblicato il 7 Giugno 2016 alle 16:29 Autore: Andrea Turco
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Comunali Napoli, analisi del voto di Swg: De Magistris fa incetta di voti anche tra gli elettori Pd e M5S

La rivoluzione del Pd passa per Napoli. Lo ha annunciato lunedì in conferenza stampa Matteo Renzi commentando i risultati che riguardavano il capoluogo campano. “Alla prossima direzione farò una proposta per Napoli, è impossibile continuare a sfangarla. Proporrò una soluzione commissariale molto forte per ripartire da zero, non si può fare finta di niente in una città così bella e affascinante”.

La presa di posizione di Renzi è supportata dall’analisi dei flussi elettorali elaborata da Swg. Stando ai dati raccolti, il 20% degli elettori che alle regionali 2015 votò per il Pd, al primo turno delle comunali partenopee ha optato per il sindaco uscente Luigi De Magistris. Non solo, il primo cittadino ha ricevuto la preferenza del 30% degli elettori che alle regionali 2015 votò le liste a sostegno di De Luca.

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Comunali Napoli, elettorato M5S verso De Magistris

Il sindaco ha intercettato il voto dell’elettorato grillino (40%) e di quello di centrodestra (10%). Inoltre ha preso il 15% di voti in più rispetto alla coalizione che lo sosteneva. In totale ha raccolto il 32% dei voti in più rispetto al primo turno del 2011. Una vittoria schiacciante.

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Un aiuto a De Magistris è arrivato anche dagli avversari. Non certo irresistibili. Valeria Valente ha ottenuto meno voti rispetto alla coalizione (-4%). Tanto che Roberto Saviano ha insinuato più di un dubbio sulla sua candidatura. “Cosa pensava di ottenere il segretario del Pd candidando a Napoli una delle figure più incolori del centrosinistra finito ingloriosamente cinque anni fa? Valeria Valente ha accettato questa corsa a perdere in cambio della ricandidatura alle prossime politiche: altre ragioni non ci sono. Il voto meridionale è anche una ulteriore conferma della furbizia tattica (non strategica) di Matteo Renzi. In fondo – l’hanno già osservato in molti – sembra quasi che il premier volesse perdere. Voleva perdere perché non aveva altro modo di commissariare – come ha annunciato di voler fare solo ieri – il suo Pd”.

Anche Gianni Lettieri, che pure sfiderà De Magistris al ballottaggio, ha poco da festeggiare. Rispetto al 2011, infatti, il candidato di centrodestra ha perso circa il 50% dei voti.

L’analisi del voto di Swg coincide con quella effettuata dal Cise che ha realizzato un’interessante diagramma che vi riproponiamo qui sotto.

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Secondo il Cise, “appena la metà dei voti di De Magistris proviene dal bacino dei suoi voti del primo turno di cinque anni fa, mentre fette rilevanti provengono da tutti gli altri bacini”.

L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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