Alfano e Berlusconi: prove di riconciliazione in Sicilia

Pubblicato il 25 Luglio 2016 alle 14:54 Autore: Redazione
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L’intervista a La Stampa di Stefano Parisi ha scosso le acque nel centrodestra. Ieri Angelino Alfano, durante la giornata conclusiva della ‘Summer School’ della Fondazione ‘Costruiamo il futuro’, a Giardini Naxos, ha aperto la porta agli ex compagni di Forza Italia: “Noi dobbiamo dare rappresentanza a milioni di moderati italiani che non si riconoscono nella sinistra ma non possono accettare l’estrema destra di Salvini. Mi riferisco in primo luogo a FI, se c’è la possibilità di individuare un nome comune e delle regole democratiche”.

Alfano contro Salvini

Questo nuovo progetto, “vogliamo farlo anche con tutti coloro che appartengono al Ppe in sede europea”, ha spiegato Alfano facendo rifermento in primo luogo a FI e osservando come ci si sono milioni di moderati che non si riconoscono nella sinistra “ma non possono accettare l’estrema destra di Salvini che vuole uscire da tutto, che vuole uscire dall’Italia secondo l’art.1 dello statuto della Lega, vuole uscire dall’Ue”. “Noi ci siamo, se non saranno loro troveremo degli altri cui fare un appello ai moderati italiani per avere questa nuova rappresentanza contro gli estremismi di destra e di sinistra”.

L’esperimento in Sicilia

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, una reunione Ncd-Forza Italia potrebbe andare in scena alle regionali siciliane che si terranno nella primavera prossima. “Lì infatti i potrebbe pesarsi il nuovo contenitore a trazione Ncd-FI, con un candidato unico per la corsa a Palazzo d’Orleans — si fa già il nome dell’attuale coordinatore regionale di Forza Italia, Gianfranco Micciché”.

Berlusconi vuole Parisi

Intanto Berlusconi da Arcore continua a pensare al rinnovamento del partito. L’uscita di Parisi, che ha fatto storcere più di un naso in Forza Italia, è stata benedetta proprio dall’ex Cavaliere che sta pensando di affidare all’ex direttore generale di Confindustria la riorganizzazione di FI. L’ex candidato sindaco ha però altro in mente: vuole essere lui il federatore del nuovo centrodestra. Per questo sabato mattina era a Taormina da Maurizio Lupi (Ncd) mentre la sera dello stesso giorno era a Treviglio con Roberto Calderoli (Lega). Un attivismo che ha insospettito i dirigenti forzisti. Tanto che il governatore della Liguria, Giovanni Toti, si è affrettato a ricordare a tutti che il “leader resta sempre Silvio Berlusconi”.

L'autore: Redazione

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