Stipendi Rai, la difesa di Dall’Orto e Maggioni

Pubblicato il 25 Luglio 2016 alle 16:35 Autore: Redazione
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Stipendi Rai, la difesa di Dall’Orto e Maggioni

Verrà presentato oggi il piano per la trasparenza e la comunicazione aziendale, previsto dalla legge sulla riforma della tv di Stato. Il cda renderà noti anche gli stipendi dei dipendenti di Viale Mazzini che guadagnano oltre 200.000 euro l’anno e dei consulenti che percepiscono più di 80.000 euro l’anno. Non saranno invece resi noti i compensi per le star. A spiegare perché è l’ad Dall’Orto: “Il compenso degli artisti è un tema sensibile, perché noi gli artisti li paghiamo meno dei nostri concorrenti”.

Stipendi Rai in linea col mercato

Ieri, in una conferenza stampa a Viale Mazzini, l’amministratore delegato della Rai e Monica Maggioni hanno difeso i super stipendi dei dirigenti. “Il famoso tetto dei 240 mila euro non esiste – ha affermato Dall’Orto –  è superato da tempo, altrimenti lo rispetteremmo. Le remunerazioni delle posizioni apicali sono il 15% sotto quelle di mercato”. “Neppure i supereroi possono cambiare la Rai nel corso di una notte. Dimezzare lo stipendio ai direttori solo perché siamo servizio pubblico non può garantire la qualità” ha poi aggiunto Maggioni.

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Stipendi Rai, Orfini: “Bisogna intervenire”

Sugli stipendi Rai, che alcuni media hanno già anticipato, si è abbattuto il coro indignato della politica. In un’intervista a Repubblica, il presidente del Pd, Matteo Orfini, ha invitato i dirigenti Rai a fare di più. “Io sono felicissimo che sia tutto online Ma ora i vertici devono fare qualcosa in più. Intervenire, trovare una soluzione per superare questa palese vergogna”. “Nelle aziende normali un quadro intermedio non guadagna quelle cifre e ha diritto alle tutele del contratto. Ma i manager hanno uno stipendio più alto, come quelli che abbiamo letto, proprio perché si assumono il rischio di essere buttati fuori liberamente. Non hai mercato? Non vali niente? Non è colpa mia. Vai fuori e basta. E Campo Dall’Orto, ha il dovere di spiegarci come risolvere la questione  un tavolo con l’Adrai e con l’Usigrai, il sindacato dei giornalisti. Ora che le cifre sono pubbliche, li metta con le spalle al muro”.

Roberto Fico, presidente della commissione di Vigilanza della Rai e deputato dei Cinque Stelle, in un’intervista al Fatto quotidiano difende a spada tratta l’operato dell’organismo parlamentare: ”La Vigilanza ha fatto tutto quello che poteva e doveva”. “Nei prossimi giorni – dice Fico – convocherò in Vigilanza il direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall’Orto, proprio sul piano trasparenza”, ma “sarebbe ingeneroso – aggiunge – caricare tutto sulle spalle dell’attuale direttore generale. Stanno venendo a galla trent’anni di malagestione, all’insegna della spartizione tra lottizzati”. Ora però “questi problemi deve risolverli lui, è indubbio”.

Carmen Lasorella, il cui stipendio è stato reso noto da alcuni quotidiani, si difende su Repubblica: “Da quando nel 2014 l’azienda ha chiuso la società Rainet che presiedevo non ho nessun incarico. E io, dopo tanti anni di carriera, sono ancora alla ricerca di un lavoro. Per una come me lavorare è vita”.

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